ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18807

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 726 del 29/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 29/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 29/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18807
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
giovedì 29 novembre 2012, seduta n.726

DI PIETRO. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:


è in corso una procedura di Cassa integrazione guadagni straordinaria (di seguito CIGS) avviata dalla società Almaviva Contact S.p.A. con lettera consegnata alle rappresentanze sindacali unitarie aziendali il 28 agosto 2012 e riguardante 632 lavoratori dell'unità produttiva di via Lamaro a Roma così distribuiti: Tim Consumer (387 addetti), Mediaset (135 addetti), TPI (54 addetti), ENI check call (33 addetti), La Sapienza (3 addetti), e altro personale non attribuito a commesse (8 addetti) e 12 addetti alle funzioni di staff trasversali che saranno sospesi a zero ore per un periodo pari a 12 mesi;

le motivazioni addotte dall'azienda, oltre a generico richiamo alla crisi generale e a una presunta crisi del settore, sono: inefficienza, bassa produttività, poca flessibilità e scarsa qualità erogata dai lavoratori del sito (Roma);

l'attività della citata società Almaviva Contact si estrinseca nella fornitura ai propri clienti (committenti) di servizi in outsourcing consistenti nell'organizzazione e nell'esecuzione, per conto degli stessi, di commesse che essa svolge attraverso lavoratori con mansione di operatori telefonici. Sulla base del tipo di campagna espletata, l'attività si distingue in attività inbound e outbound o mista;

detta società ha più siti produttivi dislocati sia sul territorio del comune di Roma, sia sul territorio nazionale (Milano, Napoli, Palermo, Catania, Rende in provincia di Cosenza) con circa 10.000 dipendenti, per la quasi totalità con contratti part-time aventi lo stesso inquadramento di «operatore telefonico», e di cui 2.200 circa in forze all'unità produttiva di Roma;

la stragrande maggioranza di questi ultimi sono stati assunti nel 2007 a seguito della «stabilizzazione» e alla sottoscrizione di una liberatoria «tombale», con la quale i suddetti lavoratori hanno rinunciato a tutti i diritti derivanti dai rapporti di lavoro pregressi, per i quali la direzione provinciale del lavoro di Roma aveva verificato la condizione di irregolarità contrattuale e contributiva e che ha consentito, peraltro, alla società Almaviva Contact di godere di ampie agevolazioni contributive;

come tutte le aziende di call center, Almaviva Contact gestisce, con l'ausilio di sistemi informatici, i volumi di lavoro attraverso «sale di regia» che permettono di indirizzare le chiamate telefoniche verso qualsiasi sede del territorio nazionale in modo variabile, anche all'interno della stessa giornata. Le stesse commesse sono gestite con regolarità da più sedi;

Almaviva Contact per espletare la propria attività di fornitura di servizi di customer care, utilizza su scala nazionale e per quasi la totalità dell'attività operativa, lavoratori con la mansione di operatore telefonico. L'identica mansione dei suddetti operatori comporta la loro totale fungibilità e ciò ha permesso, e permette tuttora, alla società in oggetto, di effettuare regolarmente rotazione di personale sulle diverse commesse a seguito di briefing formativi dalla durata variabile (da poche ore sino a 4-8 settimane). Per questa ragione buona parte dei dipendenti in forza presso la sede di via Lamaro a Roma risulta essere già formata per le commesse svolte presso le altre sedi Roma e viceversa;

l'utilizzo da parte di Almaviva degli ammortizzatori sociali non è una novità, avendo la società più e più volte utilizzato fondi pubblici per gestire gli asseriti esuberi di personale nonché per procedere a nuove assunzioni;

le procedure di consultazione sindacale previste dalla normativa si sono concluse con un verbale di mancato accordo datato 26 settembre 2012;

vi è da considerare che non c'è alcuna cessazione di attività in quanto l'attività delle commesse interessate dal provvedimento di CIGS non cessano ma sono state semplicemente spostate in altri siti produttivi (Tim 119 a Rende, 1288 a Palermo, Eni check all a Milano e Mediaset a Catania). Le motivazioni dell'azienda non fanno alcun riferimento ad una contrazione della produzione;

le motivazioni addotte dall'azienda relative alla scarsa professionalità sono riferite ad un personale con un'esperienza lavorativa media di 7-8 anni, che nel corso degli anni ha dimostrato competenza e professionalità permettendo all'azienda di vincere alcuni premi relativi alla qualità erogata su singole commesse;

la pratica gestionale di Almaviva Contact, atta ad indirizzare con estrema facilità i volumi di chiamate, e quindi porzioni di lavoro, verso le diverse sedi del territorio nazionale, deve indurre a una definizione di una unità produttiva che va oltre la mera individuazione di struttura produttiva territorialmente limitata e che, nel caso specifico, l'unità produttiva debba essere considerata, in un'accezione più ampia, nell'insieme delle sedi sparse sul territorio nazionale. Inoltre, si evidenzia come sia la stessa Almaviva Contact ad affermare più volte di poter indirizzare i volumi di lavoro a sua discrezione;

in considerazione di quanto detto sopra e del decreto ministeriale del 18 dicembre 2002, articolo 2, la stabilità di organico è requisito indispensabile per la concessione dell'ammortizzatore sociale in oggetto, mentre Almaviva Contact ha proceduto nell'ultimo biennio a più di mille assunzioni nelle sedi di Catania, Napoli e Rende, tutte ubicate in regioni nelle quali sono previsti incentivi e sgravi per le nuove assunzioni per le zone disagiate (legge 407 del 1990), nonché di finanziamenti regionali a fondo perduto FESR;

in data 18 giugno 2012 è stato sottoscritto un accordo tra Almaviva Contact e le organizzazioni sindacali per la sede di Rende (Cosenza) nel quale è stata programmata l'assunzione di 250 nuovi operatori telefonici entro dicembre 2012, e l'effettuazione di investimenti, per gestire la maggiore delle commesse (TIM Consumer) assegnata sino al 26 settembre 2012 agli operatori di via Lamaro, oggi in CIGS a zero ore. Inoltre, numerose altre assunzioni sono state effettuate presso la sede di Rende nel corso dei sei mesi in cui in Almaviva Contact di Roma erano attivi i contratti di solidarietà difensivi, avviati in data 15 marzo 2012;

nel corso dei cinque mesi di «solidarietà» Almaviva Contact avrebbe potuto realizzare quei processi di formazione contenuti nelle proposte di accordo presentate dall'azienda durante il periodo delle consultazioni sindacali;

in ogni caso, la sospensione per CIGS senza rotazione per la sola sede di via Lamaro, anziché a rotazione per tutti i dipendenti delle tre sedi potrebbe evidenziare il tentativo strumentale di utilizzare il periodo di CIGS al solo fine di procedere successivamente al licenziamento definitivo dei lavoratori interessati dal provvedimento;

la domanda di CIGS della società Almaviva Contact è stata inoltrata agli uffici competenti del Ministero del lavoro in data 25 ottobre 2012 e ancora non è iniziata la fase di istruttoria relativa alla medesima -:

se sia a conoscenza di quanto descritto in premessa e se non ritenga di dover intervenire immediatamente, con tutti gli strumenti a sua disposizione in ordine ai fatti esposti in quanto si evidenzia un abuso e un uso distorto della CIGS, finalizzato esclusivamente allo spostamento della produzione;

se non ritenga di intervenire per verificare se la sospensione per CIGS a zero ore, per 12 mesi, per un massimo di 632 lavoratori della sede di via Lamaro (Roma), realizzata dalla società Almaviva Contact S.p.A., con decorrenza dal 27 settembre 2012 sia pienamente conforme a quanto stabilito dalle norme vigenti;

se intenda assumere iniziative per correggere la normativa nazionale che prevede la possibilità di accedere ai finanziamenti regionali e agli incentivi statali anche per le aziende che contestualmente licenziano o utilizzano ammortizzatori sociali. (4-18807)