ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18798

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 726 del 29/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: RONDINI MARCO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 29/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 29/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 29/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18798
presentata da
MARCO RONDINI
giovedì 29 novembre 2012, seduta n.726

RONDINI e FAVA. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

l'ospedale San Raffaele, istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) con sede a Milano, ha acquisito a livello regionale, nazionale ed europeo, fama e notorietà per l'assistenza, la cura e la ricerca sanitaria, rappresentando con ciò una fondamentale tutela nello svolgimento delle sue attività di cura, nonché nella erogazione di servizi sanitari e di ricerca di eccellenza, destinati ai cittadini residenti nei paesi dell'hinterland milanese, Vimodrone compreso, nella città di Milano e più in generale per l'intero Paese, nonostante le malversazioni e gli scandali che di recente lo hanno colpito;

della complicata e difficile situazione venutasi a creare, gli utenti e i lavoratori del San Raffaele, non sono affatto responsabili, tanto che i primi continuano a richiedere l'erogazione dei servizi e i lavoratori, proseguendo nello svolgimento della loro opera nonostante il clima di grande incertezza, ed è solo grazie a questa loro sensibilità che la struttura ospedaliera continua a dare risposta alla pressante domanda di servizi sanitari, di cura e riabilitazione, proveniente dall'intero territorio nazionale;

a riconoscimento di questa importante attività svolta al servizio della collettività, il 7 dicembre 2011 il consiglio comunale di Milano ha attribuito a tutti i lavoratori del San Raffaele l'Ambrogino d'oro con la seguente motivazione: «Si tratta di un riconoscimento importantissimo che va doverosamente a chi si impegna ogni giorno con dedizione e abnegazione. A chi si è speso per mantenere alto il valore dell'istituzione, a quanti hanno continuato a riconoscersi con fierezza nei principi fondanti del San Raffaele proseguendo il lavoro eccellente e quotidiano nell'assistenza clinico-sanitaria, nella ricerca scientifica e nella didattica, nonostante la bufera mediatica. L'Ambrogino è sicuramente uno sprone ulteriore a rinnovare l'impegno perché il San Raffaele continui a essere, e sia, ogni giorno di più, quel bene prezioso conosciuto come un patrimonio unico non solo del nostro Paese»;

con atto unilaterale il consiglio di amministrazione del San Raffaele, presieduto dal professor Giuseppe Rotelli ha comunicato lo scorso 31 ottobre 2012 l'avvio delle procedure di licenziamento collettivo per 244 dipendenti, tra infermieri, tecnici e amministrativi e la disdetta di tutti gli accordi aziendali stipulati dal 1973 ad oggi. La conseguenza di tale decisione risulta essere il peggioramento delle condizioni di lavoro per i restanti dipendenti, delle loro condizioni economiche e professionali, con inevitabile ripercussione sugli standard qualitativi offerti alla cittadinanza, nonché la messa in discussione dei diritti per l'affermazione del valore sociale e scientifico del lavoro sanitario, conquistati in tutti questi anni dai lavoratori dell'intero comparto ospedaliero;

non 244, ma anche un solo licenziamento è sempre un atto gravemente lesivo della dignità della persona umana, oltre che fortemente preoccupante, poiché la perdita del lavoro, in particolare in una fase come questa caratterizzata da una profonda crisi economica, comporta spesso l'avvio di condizioni di indigenza non solo per la persona licenziata, ma anche per i suoi figli e famigliari -:

se intendano verificare se esistano le condizioni di ripensare e/o ritirare il provvedimento di licenziamento nei confronti di 244 dipendenti e la disdetta di tutti gli accordi aziendali stipulati dal 1973 ad oggi, riprendendo il dialogo con le rappresentanze sindacali, al fine di risolvere positivamente la vertenza senza ricorrere al taglio del personale, scongiurando in questo modo il peggioramento dei servizi sanitari e di assistenza ospedaliera, che interessano da vicino, non solo le lavoratrici e i lavoratori, ma anche e soprattutto i cittadini e l'insieme della collettività che con fiducia li utilizza. (4-18798)