ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18783

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 725 del 28/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: MURO LUIGI
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 28/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/11/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 05/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18783
presentata da
LUIGI MURO
mercoledì 28 novembre 2012, seduta n.725

MURO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

gli scavi di Pompei sono il sito archeologico più importante al mondo che vanta ogni anno circa 2 milioni di visitatori;

l'area archeologica di Pompei abbraccia comuni quali Pompei, Castellammare di Stabia, Boscoreale e Torre Annunziata, notoriamente realtà locali con un alto tasso di disoccupazione soprattutto giovanile;

il sito archeologico rappresenta per quei comuni un forte sostentamento economico messo a dura prova dall'inqualificabile ed incompetente gestione dell'area archeologica negli ultimi anni;

nella gestione commissariale, il prefetto Profili e il suo successore Fiori hanno gestito risorse per circa 79 milioni di euro che dovevano essere impegnati in opere di messa in sicurezza e di valorizzazione delle strutture antiche;

già agli inizi dell'anno 2010, si sono elevate forti lamentele sulle condizioni di degrado statico delle malte in un notevole numero di edifici dell'antica Pompei e sulle modalità di svolgimento dei lavori la maggior parte di questi realizzate mediante l'utilizzo di strumenti e tecniche non adeguate alla natura delle opere da risanare e restaurare;

da un progetto elaborato dalla soprintendenza archeologica di Pompei sono stati intrapresi lavori di restauro e di risanamento al Teatro Grande, una delle emergenze più importanti dell'intera area archeologica;

i lavori previsti hanno avuto un impegno spesa di circa euro 500.000,00 successivamente lievitato a 7,5 milioni di euro durante la gestione commissariale per l'ampliamento di categorie d'intervento adottato mediante una procedura semplificata in deroga resa possibile dallo stato di emergenza del sito archeologico decretato dal Governo Berlusconi;

il Teatro Grande è oggetto di un'inchiesta della procura della Repubblica di Torre Annunziata per far luce sulla regolarità dei lavori compiuti e sui costi sostenuti;

durante lo svolgimento dei lavori sono state utilizzate tecniche e materiali invasivi come il cemento, sono state rimosse strutture antiche per permettere il passaggio di cavi e tubi per le fogne, è stata posta in opera una rete elettrosaldata nel quadriportico, sono stati eliminati i gradini in tufo grigio posti da Amedeo Maiuri durante i precedenti, restauri ad imitazione di quelli antichi;

sono stati utilizzati, inoltre, strumenti impropri e inidonei per la fragilità dell'area archeologica quali martelli pneumatici, trivelle, e altro senza che lo staff tecnico della soprintendenza archeologica avesse mai rilevato l'inadeguatezza e l'incompatibilità delle opere realizzate e delle tecniche adottate;

lo staff tecnico previsto per qualsiasi intervento nell'area archeologica di Pompei è composto da un RUP, da un direttore dei lavori e da un'assistente tecnico;

è evidente che senza nulla togliere all'esperienza dei soggetti preposti al controllo, è palese una evidente carenza di titolo di studio adeguato per lo svolgimento dell'incarico previsto;

più volte l'interrogante ha sollevato la necessità di investire risorse nel personale tecnico-scientifico in modo tale da essere altamente qualificato a svolgere le funzioni previste dall'organigramma dell'ufficio tecnico della soprintendenza archeologica di Pompei -:

quali misure di competenza intenda assumere il Governo al fine di intervenire con sollecitudine ed efficacia per sincerarsi che il controllo e la realizzazione degli interventi che si realizzeranno all'interno dell'area archeologica successivamente al finanziamento già deliberato dall'Unione europea sia affidato a personale tecnico competente che abbia titolo appropriato anche in virtù della delicatezza degli interventi previsti. (4-18783)