ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18769

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 725 del 28/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: MARINI CESARE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MINNITI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 28/11/2012
LARATTA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 28/11/2012
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 28/11/2012
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 28/11/2012
LO MORO DORIS PARTITO DEMOCRATICO 28/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 28/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18769
presentata da
CESARE MARINI
mercoledì 28 novembre 2012, seduta n.725

MARINI, MINNITI, LARATTA, VILLECCO CALIPARI, OLIVERIO e LO MORO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

l'incidente drammatico di Rossano, nel quale hanno perso la vita sei lavoratori rumeni desta commozione, raccapriccio e indignazione;

il cordoglio doveroso che l'Italia esprime alla Repubblica della Romania e alle famiglie delle vittime, che meritano il giusto risarcimento, che certo non li ricompenserà per la scomparsa di familiari cari, ma servirà ad affermare lo Stato di diritto, non può far calare il silenzio sull'assasinio di poveri immigrati;

l'episodio del sacrificio di vite umane dovuto ad incuria, mancanza delle norme più elementari della sicurezza, a infrastrutture fatiscenti, a carenza di rispetto della vita umana, alla mancanza di solidarietà verso l'umanità dolente dell'immigrato misero, offende il prestigio della nazione e la sua storia;

la strada, già denominata 106, è diventata un grande cimitero per avere causato una lunga catena di morti, dinnanzi agli occhi che appaiono agli interroganti distratti del Governo nazionale, di quello regionale e sopratutto dell'ANAS;

appare imperdonabile l'atteggiamento punitivo verso la Calabria delle autorità di Governo preposte alla costruzione delle infrastrutture, solo il suo territorio è penalizzato. Infatti questa strada percorre la Puglia e la Basilicata ed ha le caratteristiche di asse viario di grande traffico, dotata di quattro corsie, separate da una continua banda guard rail, che garantiscono la sicurezza degli autoveicoli e dei pedoni. Non si comprende per quale ragione la Calabria non può godere della stessa condizione;

i ritardi nell'adeguamento della ex 106 nel tratto calabrese sono causa di molti incidenti e di un alto numero di decessi;

la ferrovia Ionica, somigliante più ai treni dei pionieri americani che alle moderne strade ferrate, sprovvista di sistema di sicurezza;

la condizione degli immigrati comunitari ed extra comunitari è ben conosciuta dalle autorità di vigilanza ed è un fenomeno miserevole, già manifestato nella sua brutalità dalla rivolta di Rosarno di qualche anno fa;

la crisi dell'agricoltura delle regioni meridionali, aggravatasi negli ultimi anni per gli effetti della recessione mondiale ed europea, costringe gli operatori del settore a ridurre i costi di produzione. In questa logica molte volte si inserisce lo sfruttamento brutale degli immigrati stagionali, trattati in alcune aree non come esseri umani e con salari illegali di fame;

non può essere tollerato il trasferimento delle difficoltà delle imprese ai salari dei lavoratori, specie se sono inferiori a quelli previsti nei contratti nazionali collettivi;

l'ortofrutta meridionale, fiore all'occhiello dell'agricoltura del Paese, che nella crisi generale ha avuto la capacità di fare registrare un PIL positivo, merita una particolare attenzione da parte del Governo per la soluzione delle problematiche che l'affliggono -:

se non ritengano di promuovere adeguate iniziative per:

a) verificare eventuali responsabilità sull'incidente che ha causato la morte dei sei lavoratori rumeni, per la parte di loro competenza e non interferendo con l'attività di indagine della magistratura;

b) favorire per quanto di competenza le procedure di risarcimento per le famiglie;

c) velocizzare la messa in sicurezza della ex 106, tristemente chiamata «strada della morte», nonché il suo adeguamento alla normativa europea e modernizzare la strada ferrata Ionica, garantire un maggiore controllo delle condizioni sanitarie dei lavoratori comunitari ed extra comunitari, ed una decisa azione di repressione di ogni forma di caporalato e di sfruttamento dei lavoratori provenienti da altri Paesi. (4-18769)