ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18757

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 725 del 28/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: REGUZZONI MARCO GIOVANNI
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 28/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 28/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18757
presentata da
MARCO GIOVANNI REGUZZONI
mercoledì 28 novembre 2012, seduta n.725

REGUZZONI. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport.
- Per sapere - premesso che:

in provincia di Varese esistono numerosi insediamenti storici, di grande rilevanza culturale, architettonica e artistica, tra i quali:

ad Albizzate il castello del XIII-XVII dei Visconti di Albizzate. Affacciato sul ciglio che scende sul fondale dell'Arno, è in ottima posizione strategica a controllo della vallata e in connessione visiva con gli altri fortilizi viscontei della zona;

ad Albizzate la Torre di avvistamento del 1650;

ad Angera la Rocca Borromeo che domina l'abitato di Angera. Detta località già al tempo delle invasioni barbariche, acquisì importanza come centro commerciale per le merci provenienti da Locarno e per i commerci verso Milano e la pianura padana, oltre che come base militare della flotta navale. La rocca fu un importante caposaldo difensivo dell'arcivescovo milanese nel XII secolo. Si compone di quattro fabbricati, appartenenti ad epoche diverse, che racchiudono un cortile interno irregolare delimitato, sul lato nord-est, da una muraglia rafforzata da torrette angolari intermedie, che si prolunga all'esterno e quindi piega verso il lago per poi proseguire più bassa sull'orlo dello scosceso dirupo che delimita il giardino. Il fabbricato più antico è la torre di avvistamento che emerge con la sua maggiore altezza, sulle altre parti, si tratta di una robusta costruzione dai muri spessi in masselli squadrati di pietra, la cui superficie esterna è lavorata a bugnato negli spigoli. Il secondo è l'ala viscontea, innalzata verso il 1280, che si addossa alla fronte sud-est della torre castellana e si caratterizza per le sue terse facciate a corsi regolari di pietra d'Angera a superficie levigata. Il terzo fabbricato è quello adiacente alla parete nord-est della torre, chiamato «ala Scaligera» innalzato tra il 1375 e il 1385. Il quarto fabbricato è quello che chiude la rocca sud-est ed è chiamato «ala Borromea» in quanto, anche se originariamente visconteo, venne trasformato dai Borromeo tra il 1564 e il 1631. Quest'ala è caratterizzata da un corpo di fabbrica massiccio, dal quale sporgono la torre meridionale e la torre sbieca sud-est. Un altro elemento del complesso fortificato è la porta torre d'ingresso, posta al termine della salita proveniente d'Angera, che immette all'interno di una prima cortina di mura. Si registrano le seguenti presenze pittoriche: la «sala di Giustizia», contenuta nel secondo corpo di fabbrica, conserva sulle pareti il famoso ciclo di affreschi, eseguito tra il 1311 e il 1322, illustrante le gesta di Ottone e la sua vittoria sui Torriani. La destinazione d'uso attuale è relativa ad attività culturali e museali;

a Tradate:

palazzo Pusterla Melzi. Tra le dimore toriche di Tradate che risalgono all'antico castello dei Pusterla, questo presenta le più sicure tracce di elementi medievali, specie nell'ala nord-ovest. Trasformato nel corso del Seicento in dimora signorile con vasto parco, è stato adattato ad istituto religioso con inevitabili rimaneggiamenti ed aggiunte. Il parco, confinante a sud-est con quello di palazzo Sopranzi, costituisce un'ampia fascia a verde che qualifica il volto residenziale del borgo;

palazzo Sopranzi Stroppa. Non è certo che il grandioso palazzo, fatto costruire nel 1851 da don Agostino Sopranzi, sorga proprio sul luogo delle antiche fortificazioni dei Pusterla, anche perché ogni primitiva traccia risulta completamente cancellata dal massiccio intervento ottocentesco. Si tratta di un vasto edificio realizzato in forme castellane di gusto neogotico, su progetto dell'architetto veneto Giuseppe Japelli a cui si deve, con ogni probabilità, anche la sistemazione del vasto parco -:

se e quali iniziative di competenza interventi il Governo abbia attuato o intenda attuare per conservare i beni in argomento, migliorarne la fruibilità, aumentarne l'attrattività dal punto di vista turistico e aiutare gli enti locali e i privati nel lodevole sforzo finora profuso, eventualmente consentendo l'accesso ai fondi del 5 per mille o dell'8 per mille.
(4-18757)