BARBATO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
il fenomeno dell'abusivismo edilizio è particolarmente avvertito nel sud Italia specie in Campania;
al riguardo, il presidente del Tar della Campania ha sottolineato che, per numero di procedimenti, il suo Tribunale è secondo soltanto al Tar del Lazio: nel 2011 sono stati presentati in Campania 8.822 nuovi ricorsi, di cui 6.706 solo a Napoli (leggera flessione rispetto al 2010);
«L'inefficienza e la tolleranza degli enti locali nel controllo e nella gestione del territorio e l'abusivismo dilagante e talora irresponsabile - ha detto il presidente del Tar - contribuiscono a determinare, oltre che la distruzione di un patrimonio naturale unico al mondo, risorsa essenziale per attività economiche, investimenti e occupazione, le conseguenze disastrose che puntualmente si sono verificate anche nello scorso anno». Il magistrato amministrativo ha sottolineato come quelli dell'edilizia e dell'urbanistica siano i settori che hanno prodotto il maggior numero di ricorsi, pur registrandosi lo scorso anno una leggera flessione rispetto al 2010» («È costiera on line» 5 marzo 2012);
il monitoraggio del territorio rivela dunque le sue debolezze ed inefficienze se affidato esclusivamente all'aspetto umano;
nella disponibilità delle forze di polizia e dell'Arma vi sono elicotteri e gli stessi potrebbero essere anche acquistati ad hoc;
i rilievi fotografici dall'alto restano un ausilio sicuro ed affidabile per creare una mappa e scoprire nascenti abusi edilizi, non visibili ad occhio nudo se in alta quota o ai piani alti di edifici residenziali o industriali;
la lotta all'abusivismo non conosce distinzioni;
il fenomeno ha conosciuto una recrudescenza nella penisola sorrentina ed in costiera amalfitana nonché nei paesi vesuviani, dell'agro aversano e agro nocerino sarnese -:
se non ritengano i Ministri interrogati di predisporre un piano di monitoraggio con velivoli dell'Arma o della polizia con cadenza mensile per prevenire o stanare i casi di «cemento selvaggio» atti a deturpare il paesaggio urbanistico e rurale.
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