FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
il CEM, centro di educazione motoria, di Roma è gestito dalla Croce rossa italiana in convenzione con la regione Lazio;
il centro è un'eccellenza nel campo dell'assistenza alle persone con gravi e gravissimi problemi di disabilità psicomotoria;
attualmente, la struttura ospita 63 degenti, di cui 47 residenziali e 16 diurni, e svolge servizio ambulatoriale di riabilitazione dell'età evolutiva e ambulatorio età adulta per le malattie neurologiche;
tra gli ospiti si è stretto un importante legame amicale e di condivisione che assume la massima rilevanza per il loro benessere e per le loro famiglie;
considerato che:
il processo di riordino della Croce rossa non fornisce risposte utili a far fronte al disavanzo finanziario del CEM;
con lettera del 5 novembre 2012, il commissario del comitato provinciale di Roma della Croce rossa ha comunicato al presidente dell'A.GE.CEM (Associazione genitori centro di educazione motoria) che non si riesce ad intraprendere un percorso di condivisione con la regione Lazio e la asl RMD degli oneri finanziari che superi le criticità esistenti;
dal 6 novembre le famiglie degli assistiti, con il sostegno e la solidarietà delle organizzazioni sindacali, hanno occupato fisicamente il CEM allo scopo di impedirne la chiusura e il conseguente trasferimento coattivo dei degenti gravissimi;
le attività sanitarie e sociosanitarie, svolte dalla Croce rossa in convenzione, dovrebbero essere svolte dal Servizio sanitario nazionale -:
se il Ministro sia a conoscenza della grave situazione che si sta maturando ai danni degli ospiti, degli assistiti del CEM e delle loro famiglie;
se, per la salvaguardia del diritto alla salute e all'assistenza dei disabili, non ritenga di farsi parte attiva di un tavolo di confronto con la Croce rossa italiana e il commissario Enrico Bondi al fine di trovare la soluzione migliore per evitare la chiusura del centro e il trasferimento coattivo dei degenti. (4-18699)