ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18694

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 723 del 26/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI GIUSEPPE ANITA
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 23/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 23/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 23/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18694
presentata da
ANITA DI GIUSEPPE
lunedì 26 novembre 2012, seduta n.723

DI GIUSEPPE e DI PIETRO. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

il mondo della scuola si prepara a vivere una ulteriore rivoluzione; infatti dal settembre 2013, nasceranno gli istituti comprensivi, istituti scolastici che accorperanno scuole dell'infanzia (asili), primarie (elementari) e secondarie di primo grado (medie), che saranno riunite sotto un'unica dirigenza;

l'intesa tra Stato e regioni ha stabilito che in Molise dovranno esserci 54 istituzioni scolastiche autonome a fronte delle 82 attuali, numero di scuole scaturito dal divisore di 900 alunni per istituzione scolastica;

la provincia di Campobasso ha convocato, per il 23 novembre 2012, la conferenza per il dimensionamento scolastico; nel piano vengono proposte dieci mega scuole con oltre 1000 alunni collocate, tra l'altro, nei comuni di Termoli, Boiano e Campobasso;

come ampiamente denunciato dalla FLC CGIL-Molise nella nota sindacale del 20 novembre 2012, appare inspiegabile il perché non si sia tenuto conto del numero di 900 alunni stabilito nell'intesa tra Stato e regioni, così come è singolare il fatto che nella città di Campobasso ci siano scuole come l'istituto comprensivo Jovine, con 600 alunni ed altre, come l'istituto comprensivo Petrone con 1300 alunni;

la provincia di Campobasso, quasi a compensare le mega istituzioni da mille alunni, propone, nel piano citato, di creare dieci istituzioni scolastiche aventi meno di 600 alunni; questa scelta sembra non tenere in considerazione la realtà degli Istituti scolastici siti in aree montane e in aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Infatti, così facendo, verrebbero unite scuole di piccoli centri con altre, vicine ai centri maggiori. In questo senso è sintomatica la scomparsa dell'istituto comprensivo di Petrella, di Montefalcone, di Castelmauro, di Portocannone e di Ururi, o l'accorpamento della scuola di Castellino del Biferno alla scuola «Montini» di Campobassso;

è opportuno precisare che, cessato l'obbligo di istituire istituti comprensivi, il dimensionamento si potrebbe realizzare in maniera orizzontale unendo, da una parte, scuole primarie e, dall'altra, scuole secondarie di primo grado; in quest'ottica gli istituti onnicomprensivi dovrebbero rappresentare delle eccezioni ma nella provincia di Campobasso se ne prevedono addirittura sette;

secondo quanto si apprende dal piano di riordino, appare paradossale il caso dell'istituto comprensivo Petacciato, comune distante solo pochi chilometri da Termoli, che pur non trovandosi né in zona di montagna né di minoranza linguistica, avrebbe una istituzione autonoma con soli 474 alunni, mentre a Termoli sarebbero previsti istituti comprensivi con oltre 1000 alunni e, cosa ancora più strana, rimarrebbe in piedi il liceo «Perrotta» sempre di istituti comprensivi di Termoli con i suoi 386 alunni;

sembra completamente sfumato anche il piano di organizzazione territoriale per poli scolastici riguardante l'istruzione liceale, tecnica e professionale, con conseguente grave danno per l'offerta formativa; si tratta certamente di un modo singolare di costituire una rete scolastica omogenea sul territorio -:

se il Ministro interrogato non ritenga, nell'ambito delle proprie competenze, di monitorare il processo di dimensionamento delle scuole, con l'obbiettivo di agevolare le operazioni di riordino e di garantire un'offerta formativa territoriale di qualità;

se non si ritenga utile promuovere, per quanto di competenza, l'istituzione di un tavolo con gli enti locali e le scuole coinvolte, per approntare una cabina di regia che tenga conto delle reali necessita di scuole e territori e, nell'ottica del dimensionamento, che possa evitare episodi di sovraffollamento delle aule o di sottodimensionamento degli istituti comprensivi. (4-18694)