ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18692

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 723 del 26/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: DE POLI ANTONIO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 23/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 23/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18692
presentata da
ANTONIO DE POLI
lunedì 26 novembre 2012, seduta n.723

DE POLI. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per la coesione territoriale.
- Per sapere - premesso che:

la situazione di crisi dell'azienda Ovattificio Resinatura Valpadana (Padova) nell'ultimo triennio è peggiorata con un'allarmante velocità;

dal secondo trimestre circa di quest'anno si è al tracollo. I ritardi nel pagamento degli stipendi, per ora, sono solo di 15/20 giorni, e i sindacati hanno interpellato più volte la famiglia per anticiparli (andando a conguaglio con i soldi della cassa integrazione guadagni straordinaria). La maggior parte degli impianti sono fermi sia nello stabilimento di Grantorto sia in quello di Carmignano di Brenta. Allo stato attuale sembra per mancanza di risorse per poter acquistare le materie prime. I dipendenti sono circa 370, tra operai e impiegati, sono in cassa integrazione guadagni dal 2009 con parziale rotazione dei lavoratori, mentre da febbraio 2012 sono entrati in cassa integrazione guadagni straordinaria a rotazione;

l'azienda recentemente ha annunciato 120/130 licenziamenti, ma vista la rapida evoluzione della situazione e considerato che ha cominciato a smontare alcuni impianti sembra che a breve il rischio di chiusura non sia scongiurabile -:

quali iniziative di competenza intendano assumere per fermare un'emorragia di posti di lavoro che si concretizza nella delocalizzazione di parte della produzione, specialmente in Polonia e in Romania, nonché in altre Nazioni.(4-18692)