ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18688

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 723 del 26/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: MADIA MARIA ANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 26/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18688
presentata da
MARIA ANNA MADIA
lunedì 26 novembre 2012, seduta n.723

MADIA. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione.
- Per sapere - premesso che:

l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanolgia, istituito con decreto-legge 29 settembre 1999, n. 381, è un ente pubblico di ricerca vigilato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e come recita l'articolo 2 dello Statuto (Gazzetta Ufficiale 19 aprile 2011) «...promuove e svolge attività di ricerca sui processi naturali del sistema Terra, attraverso: il rilevamento sistematico, mediante reti e osservatori multiparametrici, di fenomeni geofisici che hanno luogo nella terra solida e in quella fluida; la conduzione di specifici laboratori; le analisi delle osservazioni finalizzate al monitoraggio e alla modellazione dei processi naturali; (...) svolge, in particolare, attività finalizzate alla messa a punto di metodi per la valutazione della pericolosità sismica, vulcanica e da maremoto e all'elaborazione di scenari a lungo, medio e breve termine, con applicazioni sia all'area italiana che ad altre zone attive del pianeta di particolare rilevanza scientifica, svolge, per conto dello Stato, secondo la normativa vigente, funzioni di monitoraggio di fenomeni geofisici e geochimici con particolare riguardo alla sorveglianza dell'attività sismica, vulcanica e dei maremoti nel territorio nazionale e nell'area mediterranea; coordina l'attività delle reti sismiche regionali e locali; partecipa alle reti di studio e sorveglianza europee e globali»; inoltre (...) «L'INGV è componente del Servizio Nazionale di Protezione Civile di cui all'articolo 6 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 (...) è Centro di Competenza del Dipartimento della Protezione Civile ai sensi della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004 (...);

la dotazione organica teorica dell'intero ente è costituita da 582 unità (ulteriormente ridotta dalla spending review), di cui solo 557 sono in servizio di ruolo su tutto il territorio nazionale. A questo personale di ruolo in servizio devono considerarsi aggiuntivi circa 300 dipendenti con contratto a tempo determinato;

l'INGV inoltre provvede alla organizzazione, gestione e la progressiva estensione della rete sismica nazionale, della rete integrata nazionale GPS (RING) e delle reti di monitoraggio operanti sui vulcani attivi italiani (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia, Isole Eolie, Etna, Canale Sicilia (Pantelleria). Sono ininterrottamente attive tre sale operative di monitoraggio sismico e vulcanico, con turni h24 e reperibilità di personale specializzato nelle sezioni di Roma (Centro Nazionale terremoti), Napoli (Osservatorio vesuviano) e Catania (Osservatorio etneo) alle quali vanno aggiunte le sedi con infrastrutture operanti, dedicate a centri di elaborazione e trasmissione dati nonché elaborazione, nelle sedi di Palermo, Gibilmanna (Palermo), Lipari, Grottaminarda (Avellino), L'Aquila, Ancona. Tale sistema di sale operative permanenti ed infrastrutture connesse vede coinvolto ogni giorno, solo per le turnazioni e la reperibilità, circa 50 unità di personale, sia di ruolo che a contratto a tempo determinato. Il personale con contratto a tempo determinato (precario) dell'INGV svolge sia attività di ricerca su tutte le attività ordinarie e straordinarie dell'Ente, arrivando a rappresentarne in media il 40 per cento. Alcuni settori di ricerca e monitoraggio riescono ad operare grazie all'apporto non rinunciabile in termini di quantità e qualità, del personale precario, fino a un massimo del 90 per cento di personale impiegato nelle attività delle reti mobili di pronto intervento sismico e vulcanico. Risulta evidente quindi che tale personale è parte integrante ed essenziale anche del sistema di monitoraggio e di emergenza dell'INGV. Per fare fronte all'imminente scadenza di molti contratti al 31 dicembre 2012 e considerato che «pressanti esigenze operative richiedono il mantenimento in servizio di questo personale, perfettamente inserito in tutte le attività istituzionali dopo essere stato adeguatamente formato a svolgerle, prima di tutto quelle connesse al servizio sorveglianza sismica e vulcanica», il 18 luglio 2012 l'amministrazione dell'INGV e le organizzazioni sindacali (FLC-CGIL, UIL-RUA, FIRCISL, ANPRI, USI-RDB) hanno sottoscritto un accordo decentrato di ente per la proroga di 245 contratti a tempo determinato: 189 «stabilizzandi», i cui oneri risultano già a carico del bilancio ordinario dell'ente e 56 «non stabilizzandi» i cui contratti risultano a carico di progetti di ricerca che si prolungheranno oltre il 31 dicembre 2012;

l'accordo prevede una proroga di 4 anni (fino al 31 dicembre 2016 per i contratti in scadenza al 31 dicembre 2012, senza soluzione di continuità e con il riconoscimento dell'anzianità (a norma di legge e della Carta europea dei ricercatori);

tutte le determinazioni di cui all'accordo sono in ogni caso vincolate alla verifica annuale delle risorse a disposizione nel budget dell'INGV;

le organizzazioni sindacali evidenziano come l'accordo sia stato formulato in riferimento a quanto disposto dall'articolo 5, comma 4-bis, del decreto legislativo n. 368 del 2001 e che pertanto risulta essere in linea con le leggi vigenti in tema di gestione dei contratti a tempo determinato. Tale assunto emerge anche dal parere richiesto dall'amministrazione al dipartimento della funzione pubblica e pervenuto in data 28 settembre secondo il quale «... pur non negando esplicitamente la validità dell'accordo decentrato di ente stipulato in data 18 luglio 2012, segnala che occorrerà attendere, a seguito dell'adozione da parte del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, dell'Atto di indirizzo quadro, nel rispetto della procedura vigente, l'eventuale successiva sottoscrizione del contratto collettivo nazionale»;

l'amministrazione dell'INGV, con delibera del consiglio di amministrazione, ha deciso di attenersi alle indicazioni del dipartimento della funzione pubblica e di non dare seguito all'accordo decentrato sindacale firmato in data 18 luglio 2012, con la conseguenza che contratti a partire dal 1° gennaio 2013 non saranno rinnovati;

il 31 dicembre 2012 arriveranno a scadenza i contratti a tempo determinato di oltre 200 unità di personale dell'INGV, alcune delle quali in servizio da oltre 10-15 anni, tutte inserite stabilmente nelle attività ordinarie di ricerca e di sorveglianza sismica e vulcanica;

questa decisione, oltre a minare il futuro del personale precario INGV (ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi) produrrà nell'ente l'impossibilità di fruire con continuità del servizio prestato dal personale precario, mettendo in gravissima difficoltà il servizio di sorveglianza sismica e vulcanica del territorio nazionale e lo svolgimento di progetti di ricerca che finanziano l'Istituto per oltre 20 milioni di euro ogni anno -:

se il Governo sia informato della situazione di INGV, quali ostacoli vi siano all'adozione dell'accordo del 18 luglio 2012 sui contratti a termine, vista anche la copertura finanziaria assicurata sia dal budget sia dai progetti esterni, e se l'eventuale licenziamento dei dipendenti con questo tipo di contratti pregiudicherà le importanti funzioni dell'ente per la sicurezza e la salute dei cittadini.(4-18688)