ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18678

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 722 del 22/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: CARRA MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 22/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18678
presentata da
MARCO CARRA
giovedì 22 novembre 2012, seduta n.722

MARCO CARRA. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

un recente articolo comparso sul sito d'inchieste www.comedonchichotte.org ripropone alcuni nodi della vicenda di Alessio Casimirri, l'ex brigatista condannato in contumacia dalla magistratura italiana nel 1989, componente del gruppo di fuoco del commando che rapì il presidente della Dc;

scappato in Francia nel 1982, fu arrestato ma poi, grazie ad un passaporto falso intestato a Guido Di Giambattista, riuscì di nuovo a fuggire. L'Italia ha inutilmente chiesto la sua estradizione alle autorità del Nicaragua, il piccolo Paese sudamericano dove vive e lavora dagli inizi degli anni ottanta e del quale è un regolare cittadino. Nel 2004 la corte suprema di giustizia del Nicaragua ha respinto la richiesta;

secondo l'articolo, che si riferisce a fonti riservate dei servizi segreti, Casimirri, alla fine del 1993, stava per fare importanti rivelazioni sul rapimento e l'uccisione di Aldo Moro, tanto che nel dicembre del 1993, alcuni agenti del Sisde con i quali aveva avviato un dialogo, sarebbero dovuti tornare in Nicaragua per raccogliere alcune importanti rivelazioni, «molto più importanti della questione di via Montalcini», mandò a dire;

nell'agosto del 1993 una missione di tre uomini del Sisde riuscì a stabilire dei contatti con lui: i tre agenti partirono alla volta di Managua ed ebbero lunghe conversazioni con Casimirri ma l'operazione resta tutt'oggi avvolta dall'ombra;

sebbene Casimirri non sapesse cosa fosse accaduto nelle prigioni in cui era stato tenuto il leader Dc - subito dopo l'agguato di via Fani, era stato estromesso dall'operazione, di cui aveva seguito le fasi preparatorie, perché aveva subito una perquisizione - all'epoca del suo incontro con gli uomini del Sisde, uscirono molte indiscrezioni sulla stampa in base alle quali era stato proprio Casimirri ad indicare in quella circostanza il vero nome dell'ingegner Altobelli, noto nella letteratura del caso Moro come il quarto carceriere del leader Dc. Si disse che lo aveva identificato in Germano Maccari, ma su questo esistono consistenti dubbi emersi nella relazione ufficiale scritta dai tre agenti al ritorno dal loro viaggio sulla base delle confidenze di Casimirri. Secondo quel documento l'ingegner Altobelli «dagli accertamenti esperiti - si legge - dovrebbe identificarsi in Giovanni Morbioli, romano....», circostanza che gli fu confermata da Casimirri: era solo un'ipotesi investigativa che però, incomprensibilmente, non ebbe mai seguito;

oltre al capitolo «Altobelli», l'operazione Nicaragua portò ad individuare in Algeria, e dunque già dall'agosto del 1993, i latitanti Rita Algranati e Maurizio Falessi ma non si hanno notizie di uno sviluppo delle indagini. I due furono arrestati in Egitto solo molto tempo dopo, nel gennaio del 2004, in seguito ad un'operazione condotta dal Sisde guidato da Mario Mori;

il punto principale riguarda l'evoluzione che la collaborazione avviata sembrava destinata ad avere. Casimirri pare fosse disponibile a raccontare particolari molto importanti, tanto che era stato già fissato un nuovo incontro in Nicaragua per il dicembre successivo: solo che l'appuntamento saltò, perché l'operazione Nicaragua fu bruciata da alcuni scoop giornalistici che indussero Casimirri a rivedere le sue intenzioni; la notizia della missione svolta in Nicaragua era stata diffusa da ambienti dei servizi, gli unici che sapessero il numero degli agenti impiegati nell'operazione (tre), dato ignoto anche ai magistrati che sapevano di quel viaggio -:

se il Governo confermi le circostanze riferite e quali ulteriori elementi e iniziative risultino riguardo alle vicende sopra descritte e ad eventuali ulteriori sviluppi.
(4-18678)