ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18677

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 722 del 22/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: MANCUSO GIANNI
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 22/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CROLLA SIMONE ANDREA POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2012
CICCIOLI CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2012
BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2012
DE LUCA FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 22/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT delegato in data 22/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18677
presentata da
GIANNI MANCUSO
giovedì 22 novembre 2012, seduta n.722

MANCUSO, CROLLA, CICCIOLI, BARANI e DE LUCA. -
Al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

il 2 febbraio 2007 Filippo Raciti, ispettore della polizia di Stato, prestava servizio allo stadio, a causa dei disordini causati dai tifosi al termine della partita Catania-Palermo;

Raciti rimaneva ucciso due ore circa dopo il termine della partita, a seguito di un trauma epatico causato dall'impatto di un corpo contundente;

i filmati dimostravano poi che il tifoso catanese Antonio Speziale, allora 17enne, aveva colpito l'ispettore Raciti con un lavabo divelto da uno dei bagni dello stadio dove si svolgeva il derby siciliano, causandone la morte;

Raciti lasciava la moglie e due bambini;

Raciti è stato insignito della medaglia d'oro al valor civile alla memoria, consegnata alla moglie l'11 maggio 2007, in occasione del 155o anniversario della polizia di Stato, con la motivazione: «Con spiccata professionalità, non comune determinazione operativa e consapevole sprezzo del pericolo si prodigava nel fronteggiare e respingere un gruppo di facinorosi tifosi catanesi, rimanendo mortalmente ferito nel corso dei violentissimi scontri. Luminosa testimonianza di elevato senso civico, encomiabile altruismo ed eccezionale spirito di servizio, spinti sino all'estremo sacrificio»;

il 9 febbraio 2010 il tribunale dei minori di Palermo irrogava la pena di 14 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale ad Antonino Speziale, minorenne all'epoca dei fatti;

il 22 marzo 2010 la corte di assise di Catania irrogava la pena di 11 anni a Daniele Natale Micale, ventitreenne, altro tifoso catanese coinvolto nei fatti;

il 21 dicembre 2011 la corte d'appello per i minorenni di Catania condannava Antonino Speziale a 8 anni di carcere per omicidio preterintenzionale;

il 14 novembre 2012 Corte di Cassazione ha confermato la condanna a otto anni di reclusione per Antonino Speziale, 22 anni;

La Corte di Cassazione ha confermato anche la condanna nei confronti di Daniele Micale;

il 19 novembre 2012, durante la partita Cosenza-Lamezia Terme, il giocatore Pietro Arcidiacono (membro del Cosenza, ma di origini catanesi), dopo aver segnato mostrava una maglia con la scritta «Speziale è innocente»;

Arcidiacono ha dichiarato di non aver voluto offendere nessuno, che si trattava solo di un gesto di solidarietà nei confronti di Antonino Speziale, suo amico personale;

Arcidiacono è stato sospeso dalla società Cosenza calcio e colpito dal DASPO -:

di quali elementi disponga il Governo al riguardo;

se il Governo intenda promuovere una campagna informativa contro la violenza negli stadi, sensibilizzando anche gli stessi giocatori;

se il Governo intenda assumere iniziative normative che stabiliscano determinate e severe pene anche per chi istiga e fomenta comportamenti e atteggiamenti violenti.(4-18677)