ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18674

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 722 del 22/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 22/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/11/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 27/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 27/11/2012

SOLLECITO IL 19/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18674
presentata da
FRANCESCO BARBATO
giovedì 22 novembre 2012, seduta n.722

BARBATO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro degli affari esteri, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

cresce l'attenzione in Italia da parte dei consumatori il timore di indossare capi di abbigliamento nocivi per la composizione chimica degli stessi;

da tempo sono in atto diversi sequestri da parte degli uomini della Guardia di Finanza preposti ai controlli su prodotti importati;

fra gli stessi anche vestiti per bambini;

una foto-inchiesta del corriere.it in data 20 novembre 2012 ha informato che, in base al rapporto «Toxic Threads - The Fashion Big Stitch-Up», analisi chimiche hanno dimostrato «il collegamento tra impianti tessili, principali responsabili dell'avvelenamento dei corsi d'acqua e la presenza di sostanze chimiche pericolose nei prodotti finali» inoltre «Le sostanze trovate contribuiscono all'inquinamento dei corsi d'acqua in tutto il mondo, sia durante la produzione che nel lavaggio domestico»;

i capi di abbigliamento analizzati hanno compreso jeans, pantaloni, t-shirt, abiti e biancheria intima per uomini, donne e bambini;

nel mirino: Zara, di cui 4 capi analizzati sarebbero risultati contaminati da alti livelli di ftalati tossici, e altri due presentano tracce di un'ammina cancerogena derivante dai coloranti azoici;

analizzati i capi di Benetton, Jack&Jones, Only, Vero Moda, Blazžek, C&A, Diesel, Esprit, Gap, Hilfiger, H&M, Zara, Levi, Victoria's Secret, Mango, Marks&Spencer, Metersbonwe, Klein, Armani, Vancl;

i livelli più alti, superiori a 1 ppm, sono stati trovati nei marchi Zara, Metersbonwe, Levi's, C&A, Mango, Calvin Klein, Jack&Jones e Marks&Spencer, addirittura Zara, il più grande rivenditore al mondo di abbigliamento, dovrebbe adottare (secondo il servizio) un piano per eliminare le sostanze tossiche;

per ogni marca, uno o più articoli analizzati hanno evidenziato la presenza di Npe (composti nonilfenoloetossilati) che possono rilasciare i corrispondenti nonilfenoli, in grado di alterare il sistema ormonale -:

di quali notizie si disponga se non si intenda promuovere uno studio sanitario sulla correlazione tra alcune patologie ed i capi solitamente indossati e assumere iniziative per promuovere tra i grandi brand della moda italiana procedure di garanzia a tutela della salute umana come il procedimento Oeko-tex (ma anche altri se ve ne fossero secondo esperti del settore) posto che, ad oggi, all'interrogante non risultano esistenti informazioni sui possibili problemi per chi indossa i prodotti potenzialmente a rischio indi non sicuri.
(4-18674)