ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18663

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 722 del 22/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: REGUZZONI MARCO GIOVANNI
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 22/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 22/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18663
presentata da
MARCO GIOVANNI REGUZZONI
giovedì 22 novembre 2012, seduta n.722

REGUZZONI. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport.
- Per sapere - premesso che:

in comune di Saronno sono localizzati numerosi edifici religiosi degni di attenzione, tra i quali: la chiesa (ante XII secolo) e convento (XIII secolo) di S. Francesco (antica chiesa di S. Pietro). Accanto all'antica chiesa di S. Pietro, già esistente prima del secolo XII, tra il 1227 e il 1230 i Francescani costruirono un convento. Nel corso del secolo XV, la dedicazione della chiesa cambiò a favore di S. Francesco e l'edificio venne ristrutturato a più riprese: tra il 1460 e il 1493 venne aggiunta la cappella dell'Immacolata Concezione con la sua cupola ottagonale e nel 1498 il campanile. La facciata venne completata tra i secoli XVII e XVIII. L'esterno della chiesa si caratterizza per la linearità delle forme barocche della facciata, coronata da un fastigio settecentesco. Sul lato sinistro dell'edificio si delinea la sagoma ottagonale del tiburio rinascimentale, sul lato destro si nota il monumentale portone del convento, all'interno del quale si apre il chiostro del 1628, oggi dimora privata. L'interno, su tre navate coperte da carpenteria lignea, presenta una serie di cappelle laterali su entrambi i lati. Nella quarta cappella a destra si trova l'affresco della «Gloria del Santo» attribuito al Legnanino;

il santuario della Madonna dei Miracoli. Il santuario sorse dopo una miracolosa guarigione avvenuta nel 1447. Della fabbrica, che accosta parti bramantesche a parti manieristiche, va evidenziato l'elegante tiburio con loggetta, creazione di Giovanni Antonio Amadeo, innalzato fra il 1498 e il 1510 contemporaneamente all'attigua cappella con pianta a croce greca. Il campanile, prototipo per realizzazioni successive non solo nell'ambito milanese, fu eretto fra il 1511 e il 1516 da Paolo della Porta;

il prolungamento della struttura, richiesto dall'accresciuto concorso di fedeli, e la trasformazione della classica pianta cruciforme, furono attuate da Vincenzo Seregni, fra il 1556 e il 1566. La nuova facciata (1596-1612) fu opera di Pellegrino Tibaldi. Al monumentale aspetto della fronte danno rilievo il doppio ordine di colonne binate, le poderose nicchie e le statue. All'interno predomina l'apparato pittorico dei migliori maestri del Cinquecento lombardo, in particolare Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari. Del ciclo eseguito dal Luini nel Santuario sopravvivono gli affreschi dell'abside della cappella maggiore, raffiguranti «S. Caterina», «S. Apollonia» e due angeli, gli «Evangelisti» e i quattro «dottori della Chiesa» nelle lunette sotto la volta del presbiterio, i due grandi riquadri nel presbiterio raffiguranti «Presentazione di Gesù al Tempio» e «Adorazione dei Magi». Il ciclo continua nel piccolo transetto e nella cappella del Crocifisso. Nella cappella laterale, sulla volta a botte, figure di Angeli con al centro della volta «figure affacciate a un parapetto». Le tre navate, la centrale con volta a botte e le laterali sovrastate da logge e terminanti con cappelle, sorreggono l'enfasi decorativa di stuccatori e quadraturisti d'ambito locale, fra cui spicca Vincenzo Ciniselli. Nel presbiterio, cupola adorna del «concerto d'angeli», capolavoro della maturità di Gaudenzio Ferrari, e quattro tondi nei pennacchi dello stesso autore. Sulle pareti laterali della tribuna affreschi ancora del Ferrari e di Bernardino Lanino. Nella cappella del Battistero, a sinistra, un altare del Canova, sovrastato da una «Deposizione» in marmo di Pompeo Marchesi;

la Casa Morandi. La destinazione d'uso attuale e quelle di biblioteca civica. Antica stazione di posta, oggi ristrutturata ed adibita a biblioteca civica, è costituita da un corpo di fabbrica a «L» disposto su due piani fuori terra, al quale è stato accostato un nuovo complesso con funzione di teatro, che ricostruisce unitariamente il quadrilatero originario dell'antica struttura di Casa Morandi. Da segnalare, all'interno dell'ala Ovest, la presenza di una «Ghiacciaia», felicemente integrata e riutilizzata come percorso espositivo. Nella biblioteca si conservano due tele del Legnanino -:

se e quali iniziative, il Governo abbia attuato o intenda attuare per conservare i beni in argomento, migliorarne la fruibilità e aumentarne l'attrattività dal punto di vista turistico. (4-18663)