LAFFRANCO. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:
tra resistenze e recriminazioni, i primi giorni di ottobre, con soli dieci giorni di preavviso il nucleo cinofili dei carabinieri di Bastia Umbra (Perugia) è stato soppresso, la caserma dismessa, cani e uomini trasferiti;
ai militari è stato concesso l'esiguo e perentorio termine di pochi giorni per poter scegliere cosa fare del proprio futuro, ovvero abbandonare la regione Umbria e proseguire il loro lavoro altamente specializzato in altro luogo oppure ripiegare su un altro reparto;
a giudizio dell'interrogante, la chiusura del nucleo cinofilo dei carabinieri, appare non funzionale al controllo del territorio, in quanto, oltre all'esiguo numero dei componenti del nucleo (quattro cani ed i loro conduttori), il provvedimento di chiusura colpisce un territorio con un mercato della droga fiorentissimo che rappresenta una vera e propria piaga per tutta la regione Umbria;
i conduttori e i loro cani dovranno, proprio per assicurare la presenza sul territorio, arrivare da Roma o da Firenze con un notevole aggravio dei costi e soprattutto con enormi problemi dal punto di vista operativo, perché i cani arriveranno affaticati;
è, quindi, impensabile, proprio in ragione delle considerazioni sopra esposte ed in particolare per il considerevole spaccio di sostanze stupefacenti che ormai da anni coinvolge in via diretta la città di Perugia e le zone limitrofe che sia soppresso il nucleo cinofili dei carabinieri di Bastia Umbra;
la misura adottata della soppressione del nucleo che, probabilmente sono dovute a ragioni di risparmio, non giustificano tale decisione che rende impossibile un controllo del territorio efficace e efficiente per evitare il diffondersi di un fenomeno tragicamente noto come lo spaccio di sostanze stupefacenti che è già diffuso e sta diffondendosi in misura sempre maggiore nella città di Perugia e nell'intera regione;
è quindi, necessario, capire le ragioni di tale soppressione visto l'importante contributo a tutela dell'ordine pubblico e della salvaguardia dei cittadini, fornito dal nucleo cinofilo dei carabinieri di Bastia Umbra nel contrastare il diffondersi delle sostanze stupefacenti, ma anche l'opera effettuata, tra l'altro con brillanti operazioni e risultati, nella ricerca di persone e di esplosivi -:
se non sia necessario chiarire le ragioni della soppressione del nucleo cinofili di Bastia Umbra che non possono essere semplicemente ricondotte a mancanza dei fondi economici per sostenere la struttura operativa vista l'importanza che il nucleo rappresenta per l'intera regione e visto l'esiguo numero dei componenti che, però, hanno condotto operazioni brillanti in tutta la regione a tutela dei cittadini;
e se non sia opportuno rivedere la decisione di soppressione del nucleo cinofili per garantire un presidio fondamentale per la tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico della città di Perugia e dell'intera regione, al fine di scongiurare un'aggravarsi di un fenomeno tanto diffuso e deleterio per la società come il traffico di sostanze stupefacenti. (4-18599)