ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18577

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 720 del 20/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: GARAVINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 19/11/2012
Stato iter:
21/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/12/2012
DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 23/11/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 21/12/2012

CONCLUSO IL 21/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18577
presentata da
LAURA GARAVINI
martedì 20 novembre 2012, seduta n.720

GARAVINI e PORTA. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

in attuazione del cosiddetto piano di «razionalizzazione» il consiglio di amministrazione del Ministero degli affari esteri ha deliberato un pesante arretramento della presenza istituzionale italiana all'estero disponendo la chiusura di numerose sedi consolari, in particolare in Europa;

il 1o luglio del 2011, insieme ad altre sedi, è stato chiuso il consolato di Liegi che forniva servizi a una delle comunità italiane più consistenti in Europa, che conta quasi 80.000 connazionali;

la chiusura del consolato ha prodotto forte scontento non solo tra i connazionali residenti nella circoscrizione consolare, ma anche tra importanti autorità locali, a livello cittadino, nazionale e del parlamento europeo;

ricordando come gli italiani siano fondamentali per il tessuto economico, sociale ed imprenditoriale dell'area di Liegi, il sindaco Willy Demeyer e l'eurodeputato Marc Tarabella hanno lanciato un appello alle autorità diplomatiche italiane per individuare soluzioni alternative alla chiusura; appello lasciato cadere nel vuoto dall'allora Governo Berlusconi;

la disponibilità espressa dalle istituzioni belghe è stata successivamente confermata attraverso la messa a disposizione a titolo gratuito di due locali, nei quali opera attualmente il console onorario di recente nomina;

il console onorario rappresenta un punto di riferimento autorevole per gli interlocutori internazionali e locali, ma non è nelle condizioni di fornire servizi ai connazionali; motivo per il quale questi si vedono costretti a recarsi presso il consolato di Charleroi, che dista più di 100 chilometri -:

se non intenda disporre l'istituzione di uno sportello consolare gestito da impiegati a contratto trasferiti da altra sede, o quantomeno affiancare al lavoro del console onorario la presenza di un funzionario consolare per alcuni giorni alla settimana, al fine di corrispondere alla domanda di servizi presente tra i numerosi connazionali residenti nella ex-circoscrizione consolare di Liegi. (4-18577)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata venerdì 21 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 738
All'Interrogazione 4-18577 presentata da
LAURA GARAVINI

Risposta. - La decisione di chiudere il 1o luglio 2011 il consolato generale d'Italia in Liegi si colloca nel più ampio processo di razionalizzazione della nostra rete diplomatico-consolare, una delle più estese al mondo. Avviato a partire dal 2007, l'obiettivo di tale processo è garantire la sostenibilità della rete stessa attraverso una migliore allocazione delle risorse umane e materiali, da tempo fortemente decrescenti, ed al contempo adeguarne l'articolazione ai nuovi scenari internazionali. Proprio a tal riguardo occorre tenere presente che la rete consolare è stata concepita in contesti storici profondamente diversi dall'attuale, soprattutto in riferimento allo straordinario cammino dell'integrazione europea.
Tale processo di riorganizzazione si realizza, per quanto concerne l'individuazione delle sedi oggetto dei provvedimenti di soppressione o di accorpamento, sulla base di precisi e mirati criteri di valutazione. Essi non tengono conto solo di meri parametri economici, pur di indubbia rilevanza in sede istruttoria, ma anche di ulteriori importanti fattori, come il numero complessivo di atti emessi dagli uffici in chiusura e la distanza geografica tra questi ultimi e le sedi che ne ricevono le competenze, il cui organico viene opportunamente integrato al fine di garantire un adeguato livello di operatività. Parallelamente a tale processo prendono peraltro corpo iniziative di valorizzazione degli strumenti informatici nel settore consolare, come ad esempio l'attivazione del portale dei servizi consolari on-line (SE.CO.LI), recentemente presentato proprio in Belgio, in occasione dell'inaugurazione della nuova sede del consolato generale di Charleroi, che consentirà, una volta pienamente operativo, l'erogazione di un'ampia gamma di servizi consolari per i cittadini e le imprese italiane, fruibili a distanza tramite supporti ICT.
Per quanto riguarda specificamente il caso di Liegi evocato dall'interrogante, l'esigenza di garantire il mantenimento di una stabile presenza istituzionale italiana si è altresì tradotta nella creazione ad hoc di un ufficio consolare onorario su proposta del Consolato generale in Charleroi e dell'ambasciata d'Italia a Bruxelles, proprio in considerazione dell'importanza della nostra collettività residente. Al momento quindi non rientra nei piani dell'amministrazione degli esteri l'istituzione a Liegi di uno sportello consolare, peraltro di natura comunque provvisoria e privo di una specifica previsione normativa rispetto alla struttura consolare onoraria.
Rientra certamente nei compiti del consolato generale territorialmente competente realizzare le più proficue modalità di interazione con il Consolato onorario, per sostenerne l'attività e migliorare l'assistenza ai connazionali. In tale ottica potrà sicuramente essere presa in considerazione tra i più appropriati strumenti di coordinamento l'ipotesi di effettuarvi missioni periodiche allo scopo di ottimizzare il raccordo tra le due strutture ed individuare le opportune iniziative di sostegno a favore della collettività.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Staffan de Mistura.