MANCUSO, BARANI, CICCIOLI e FAENZI. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:
il panorama culturale europeo negli ultimi anni si è trovato ad affrontare una serie di problematiche di carattere economico-finanziarie;
i diversi Paesi hanno reagito tramite la ricerca di soluzioni differenti ma identiche nella comune tendenza a individuare forme di gestione che consentano una maggiore autonomia dall'apparato pubblico, tanto nella gestione organizzativa che in quella finanziaria;
in periodi, come questo, di crisi economica e di spending review, infatti, spesso l'ambito artistico-culturale è il primo a vedersi tagliati i fondi;
il coinvolgimento dei privati garantirebbe respiro finanziario e, in molti casi, maggiore efficienza gestionale;
i due casi più eclatanti di coinvolgimento dei privati, in ambito museale, nel nostro Paese, sono stati la Triennale di Milano e la Biennale di Venezia;
in entrambi i casi è stata subito evidente la discrasia tra il dichiarato e il realizzato: i soci delle due Fondazioni private erano pubblici o a compartecipazione pubblica;
naturalmente è necessario trovare il punto di equilibrio tra pubblico e privato, per ottenere dall'interscambio di risorse e competenze un potenziamento vicendevole tra sfera economica e sfera culturale -:
se il Governo intenda promuovere il coinvolgimento di capitali e capacità manageriali private nella gestione del patrimonio culturale del nostro Paese;
se il Governo intenda adottare iniziative normative per regolare la partecipazione privata nella gestione del patrimonio culturale pubblico. (4-18456)