Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-18445
presentata da
MARCO GIOVANNI REGUZZONI
mercoledì 7 novembre 2012, seduta n.715
REGUZZONI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
la distonia è una malattia caratterizzata da contrazioni involontarie di uno o più gruppi muscolari, che costringono alcune parti del corpo ad assumere posture o a compiere movimenti anormali e spesso dolorosi. In ordine di prevalenza è il terzo tra i disturbi del movimento più diffusi, dopo la malattia di Parkinson e i tremori. Colpisce circa 20.000 persone in Italia e, in molti casi, ha carattere ereditario. La distonia non è infettiva né contagiosa. La sua origine è tuttora poco conosciuta. La causa più probabile di questo disturbo consiste in una alterazione della corretta comunicazione tra i gangli della base e la corteccia cerebrale della zona encefalica. La distonia può essere classificata in base a tre criteri: eziologia (cioè in base alla causa da cui dipende, per cui si parla di distonia primaria, secondaria eccetera); distribuzione (cioè in base alle parti del corpo interessate dal disturbo motorio, per cui si parla di distonia focale, segmentale, multifocale, generalizzata ed emidistonia); età (cioè in base al momento di esordio: infanzia, adolescenza, età adulta). Le distonie focali colpiscono una sola parte del corpo e hanno denominazioni particolari, quali blefarospasmo (muscoli localizzati intorno agli occhi), torcicollo spasmodico (muscoli del collo), crampi professionali (muscoli degli arti), disfonia spasmodica (corde vocali) e altro. Le distonie della persona adulta costituiscono un gruppo clinicamente eterogeneo di disturbi del movimento destinati a divenire sempre più frequenti con il progressivo invecchiamento della popolazione. Tra le opzioni terapeutiche più importanti e significative, si ricordano la terapia con tossina botulinica, la terapia farmacologica (farmaci che interferiscono con i neurotrasmettitori del sistema nervoso centrale) e la chirurgia (raccomandata nei casi più gravi e in quelli nei quali gli altri tipi di trattamento non raggiungono risultati soddisfacenti) -:
se e quali azioni il Governo abbia attuato o intenda attuare ai fini di:
a) promuovere una migliore conoscenza della patologia in argomento che permetta di sviluppare terapie efficaci e prassi condivise sia in Italia sia a livello internazionale;
b) sviluppare la ricerca in questo settore;
quali ricerche scientifiche o trial clinici riguardanti la patologia in argomento siano in corso nel nostro Paese, quali siano le relative tempistiche, i risultati raggiunti e l'impegno del settore pubblico al riguardo. (4-18445)