ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18424

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 715 del 07/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 07/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 07/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 19/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18424
presentata da
FRANCESCO BARBATO
mercoledì 7 novembre 2012, seduta n.715

BARBATO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione.
- Per sapere - premesso che:

con legge 18 maggio 1989, n. 183, e successive integrazioni e modificazioni, (dal sito www.difesa.suolo.regione.campania.it) sono state dettate le «Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo» e si è provveduto a riorganizzare, complessivamente, le competenze degli organi centrali dello Stato e delle amministrazioni locali in materia di difesa del suolo istituendo le Autorità di bacino, assegnando loro il compito di assicurare la difesa del suolo, il risanamento delle acque, la fruizione e la gestione del patrimonio idrico e la tutela degli aspetti ambientali nell'ambito dell'ecosistema unitario del bacino idrografico, nonché compiti di pianificazione e programmazione per il territorio di competenza. La delimitazione di tali bacini idrografici è avvenuta non su base amministrativa, ma con criteri geomorfologici e ambientali;

con la legge n. 183 del 1989 tutto il territorio nazionale è stato suddiviso in bacini idrografici, i quali hanno tre gradi di rilievo territoriale: bacini di rilievo nazionale, bacini di rilievo interregionale e bacini di rilievo regionale, per i quali è stata data facoltà alle regioni di istituire analoghe autorità nei bacini interamente compresi nei propri confini territoriali;

la regione Campania, in recepimento della citata normativa nazionale, con la legge regionale 7 febbraio 1994, n. 8. (B.U.R.C. n. 10 del 14 febbraio 1994) recante «Norme in materia di difesa del suolo - Attuazione della Legge 18 Maggio 1989, n. 183 e successive modificazioni ed integrazioni» ha regolamentato la specifica materia della difesa del suolo ed ha istituito, per bacini compresi nel proprio territorio, le autorità di bacino regionali ed i relativi organi istituzionali e tecnici. Fino al 14 maggio 2012 le autorità di bacino operanti sul territorio della regione Campania erano le seguenti: nazionale Liri-Garigliano e Volturno, interregionale del Fiume Sele, regionale della Puglia (con competenza in Campania per i bacini dei fiumi: Ofanto 3c, Calaggio 3b e Cervaro 3a), interregionale dei fiumi Trigno, Biferno e Minori, Saccione e Fortore, regionale Destra Sele, regionale Nord Occidentale della Campania, regionale Sarno, regionale Sinistra Sele;

dal 15 maggio 2012, le autorità di bacino regionali in destra Sele e in sinistra Sele e, previa intesa con la regione Basilicata (in corso di perfezionamento), l'autorità interregionale del fiume Sele sono state accorpate nell'unica Autorità di bacino regionale Campania Sud ed interregionale per il bacino idrografico del fiume Sele (DPGR n. 142 del 15 maggio 2012, in attuazione della legge regionale n. 4 del 2011 articolo 1, comma 255);

dal 1o giugno 2012, l'autorità di bacino regionale nord occidentale della Campania è stata incorporata nell'autorità di bacino regionale del Sarno che viene denominata autorità di bacino regionale della Campania centrale (DPGR n. 143 del 15 maggio 2012, in attuazione della legge regionale n. 1 del 2012, articolo 52, comma 3, lettera 6);

gli accorpamenti sono stati attuati nelle more del riordino normativo di cui al decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, recante misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente, e della conseguente riorganizzazione in ambito regionale;

le autorità di bacino di cui alla legge n. 183 del 1989, ai sensi del citato decreto-legge continuano a svolgere le attività in regime di proroga fino all'entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di cui al comma 2 dell'articolo 63 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;

il decreto legislativo n. 152 del 2006, infatti, all'articolo 61, comma 3, sopprime le autorità di bacino previste dalla legge n. 183 del 1989 ed istituisce i «distretti idrografici», ossia aree di terra e di mare costituite da uno o più bacini idrografici limitrofi e dalle rispettive acque sotterranee e costiere, che costituiscono le principali unità per la gestione dei bacini idrografici;

la gestione dell'attuale sistema delle autorità di bacino, specie in Campania, pone problemi significativi sul piano della razionalizzazione e sussiste anche il rischio di gestioni inappropriate con un potenziale cattivo uso delle risorse pubbliche in un settore cruciale anche per l'incolumità dei cittadini;

il 7 agosto 2012 è passato il decreto cosiddetto «spending review»;

la difesa del suolo, delle acque, laghi, fiumi e mare è un dovere civico, ecologico, morale dell'uomo all'ambiente -:

se non ritenga ormai ineludibili e dare attuazione a quanto stabilito dal decreto legislativo n. 152 del 2006 con riferimento all'istituzione delle autorità di bacino distrettuali.(4-18424)