ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18394

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 714 del 06/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2012
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 06/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 06/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18394
presentata da
MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI
martedì 6 novembre 2012, seduta n.714

FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

il settimanale Il Venerdì, nella sua edizione del 5 ottobre 2012 ha pubblicato un articolo della giornalista Livia Ermini, intitolato: «Dopo il sisma, niente: l'incredibile storia dei soldi via SMS»;

nel citato articolo si racconta che grazie alla solidarietà degli italiani, 15 milioni di euro raccolti non sono comunque ancora arrivati a destinazione a causa delle «troppe tappe impreviste e ora il ritardo dei Governatori», mentre gli aiuti arrivati via telefono fisso sono ancora da calcolare;
nel citato articolo si sostiene che in Emilia nessuno ha ancora potuto beneficiare del denaro raccolto con gli SMS a favore dei terremotati: «Circa 15 milioni di euro sono arrivati nelle casse dei gestori di telefonia. Poi la burocrazia ha fatto il resto. Una sequela di passaggi, rallentamenti, ritardi che a tutt'oggi bloccano denaro prezioso per la ricostruzione. Prima i mancati trasferimenti da parte delle compagnie telefoniche (Tim e Vodafone), che però all'inizio di settembre fanno sapere di aver passato la palla alla protezione civile...»;

secondo quanto riferito dalla signora Francesca Maffini, portavoce del responsabile della Protezione civile Franco Gabrielli, il denaro in questione sarebbe «fermo in Banca d'Italia»; questo perché quando un cittadino dona denaro alla pubblica amministrazione, deve passare, per questioni di tracciabilità e sicurezza, preliminarmente alla tesoreria dello Stato, che poi provvede a depositarlo sul conto del dipartimento;

la procedura è relativa solo alle donazioni attraverso la telefonia mobile, perché per quella attraverso l'apparecchio fisso, bisogna attendere il saldo delle bollette bimestrali;

occorre poi attendere il placet del comitato dei garanti incaricato di vigilare sull'utilizzo dei fondi;

le nomine dei componenti del comitato stesso sono rimaste in sospeso tutta l'estate e formalizzate solo a metà settembre da un decreto di Gabrielli;

ora che il comitato dei garanti è stato costituito, occorre attendere che i presidenti delle regioni interessate, Emilia, Lombardia, Veneto trovino un accordo sulla ripartizione del denaro -:

se quanto sopra sommariamente esposto, e comunque descritto nell'articolo citato corrisponda a verità;

in caso affermativo, se non si ritenga di adottare, sollecitare e promuovere iniziative (e quali) per superare l'empasse nel più breve tempo possibile, in considerazione del fatto che le esigenze delle popolazioni colpite dal terremoto hanno urgenze e necessità che sono incompatibili con la borbonica lentezza rivelata ancora una volta dalla Pubblica amministrazione.
(4-18394)