ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18356

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 712 del 31/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: RIA LORENZO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 31/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 31/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18356
presentata da
LORENZO RIA
mercoledì 31 ottobre 2012, seduta n.712

RIA. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

lo Stato maggiore dell'Esercito, con un provvedimento di ridislocazione di reparti - e quindi di personale - intende trasferire il 7° reggimento bersaglieri dalla sede di Bari alla sede di Altamura ed il 31° reggimento carri dalla sede di Altamura alla sede di Lecce;

gli effetti di questo provvedimento, inevitabilmente, avranno ripercussioni negative sul personale militare appartenente al reparto di bersaglieri, essendo lo stesso costituito da un'altissima percentuale di personale già pendolare e residente nei territori salentini, che sono già notevolmente distanti dalla sede di Bari;

a seguito del suddetto provvedimento di trasferimento, al personale tutto del 7° reggimento bersaglieri, nel mese di luglio 2011, ad avvio del provvedimento di ridislocazione, è stato chiesto di indicare, attraverso una specifica istanza di gradimento, in quali sedi avrebbero gradito essere assegnati in considerazione dello spostamento del reparto e che circa 200 unità, abitanti nelle zone del Salento, per ovvie ragioni di collegamento hanno indicato le sedi di Bari e Lecce;

tra l'altro, nel mese di agosto 2012, agli stessi, SME DIPE ha comunicato che erano destinatari di un orientamento di impiego fuori dalla regione Puglia, ovvero, in diverse regioni del nord e del centro Italia. A seguito di ciò, preoccupandosi degli effetti dell'orientamento di impiego anzidetto, il personale ha inoltrato, costretto dagli eventi, altra domanda di reimpiego, optando - visto che la reiterazione delle sedi indicate in precedenza era vietata - per l'unica sede «consigliata» dallo stesso SME DIPE, ossia la sede di Altamura, scelta fatta da parte del personale militare nel solo tentativo di limitare i danni in termini economici, familiari e professionali che sarebbero derivati da una dislocazione in altre sedi del centro nord;

tale personale che era stato già oggetto di trasferimento nel corso della carriera e aveva trovato, nel principio di avvicinamento presso le località desiderate, motivo di impiantare in quella sede il proprio nucleo familiare, determinandosi nella maggior parte dei casi all'acquisto dell'abitazione con mutui ancora gravanti sui bilanci familiari;

con riguardo al personale del 31° reggimento carri, invece, il trasferimento verso la sede leccese non ha interessato la totalità dei carristi bensì poche centinaia, e ciò mette in ovvio risalto il diverso trattamento che il provvedimento di ridislocazione riserva al personale appartenente ai due reparti;

deve tenersi in considerazione il fatto che, per il personale salentino, la sede di Bari rappresenta l'unica soluzione alternativa alla sede di Lecce per poter raggiungere quotidianamente, e con grandi sacrifici (in media 4 ore al giorno di viaggio in autobus/treno o mezzo privato) il proprio nucleo familiare, e già molti di loro hanno subito incidenti stradali e qualcuno ha perso la vita;

inoltre, l'assegnazione in Altamura aggraverebbe ancor di più i disagi riferiti al viaggio quotidiano di rientro presso il nucleo familiare per l'aumento della distanza, il percorso particolarmente articolato e la mancanza di collegamenti pubblici verso le località salentine. Tale disagio d'itinerario sicuramente si ripercuoterà negativamente sul servizio, in quanto il personale giungerà nella sede lavorativa già usurato dal viaggio, e quindi anche sulla qualità della vita del militare;

probabilmente, la ridislocazione o l'apertura di nuove caserme in Puglia, oltre a venire incontro alle aspettative del personale militare, avrebbe una favorevole ricaduta sulla Forza Armata e, stante la crisi anche sulla situazione economica e occupazionale pugliese;

infine, risulta inoltre a questo interrogante che nel mese di luglio 2012 quindici unità del ruolo graduati sono stati trasferiti d'autorità dalla sede del 7° reggimento bersaglieri in Bari alla sede del Comando Brigata «Pinerolo» in Bari senza i consueti criteri determinati dalle circolari di forza armata e senza formali procedure concorsuali comparative di titoli, ciò non solo a svantaggio del resto degli appartenenti al ruolo graduati che saranno costretti a seguire il reparto in Altamura, ma anche eludendo le aspettative professionali del personale -:

se e quali iniziative intenda assumere per ponderare al meglio il disagevole trasferimento del suddetto personale del 7° reggimento bersaglieri, al fine di coniugare le aspettative del personale, le esigenze familiari e le esigenze della forza armata, magari orientando gli spostamenti del personale salentino nella sede leccese e il personale barese in Altamura, al fine di limitare i danni;

quali siano, laddove vi fossero, le proposte alloggiative di servizio e il loro standard in favore del personale che sceglierà, mortificando il proprio nucleo familiare, di non viaggiare quotidianamente;

quali siano i motivi, i criteri di assegnazione e l'incarico ricoperto nel reparto bersaglieri delle 15 unità del ruolo graduati trasferiti dal 7o reggimento bersaglieri presso la brigata «Pinerolo», auspicando che - laddove non si fosse proceduto regolarmente - detti posti tornino ad essere messi in disponibilità secondo i ben noti principi che regolano le assegnazioni di personale, in primis il criterio dell'anzianità;

quali siano le norme, le circolari e i criteri d'impiego del ruolo graduati dell'E.I., legati all'anzianità nel grado e nell'incarico svolto, nonché all'età anagrafica. (4-18356)