DI STANISLAO. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che
nel 2006 lo Studio delle Nazioni Unite sulla violenza nei confronti dei minori rivela che «sono milioni i bambini nel mondo vittime di violenza, bambini che subiscono maltrattamenti [...] da quelle stesse persone che dovrebbero prendersi cura di loro»;
nello studio si raccomanda agli Stati di vietare ogni forma di violenza nei confronti dei minori, comprese le punizioni corporali e le altre forme di castigo crudeli o umilianti, in qualsiasi contesto, compreso quello familiare, entro il 2009. La richiesta di introdurre un divieto esplicito alle punizioni fisiche è stata indirizzata al nostro Paese anche dal Consiglio d'Europa, che nel giugno 2008 ha lanciato a Zagabria una campagna contro le punizioni corporali, per ottenerne l'abolizione e promuovere una genitorialità positiva in tutti i 47 Stati membri;
secondo l'iniziativa Global end all corporal punishment of children, nel mondo sono 32 i Paesi che hanno vietato le punizioni corporali in tutti i contesti, compreso quello familiare. In Europa sono 22 i Paesi che le hanno espressamente vietate, a partire dalla Svezia - prima nazione ad introdurre il divieto, nel 1979 - fino alla Polonia, che ha introdotto il divieto nel 2010;
in Italia, le punizioni fisiche sono proibite in ambito scolastico e anche dall'ordinamento penitenziario. Non sono, invece, espressamente vietate per legge punizioni fisiche sui bambini in ambito familiare, anche se a partire dal 1996 la Corte di cassazione, con la cosiddetta sentenza Cambria, ha riconosciuto l'illiceità dell'uso della violenza fisica o psicologica finalizzata a scopi ritenuti educativi -:
se il Governo intenda intraprende una riforma normativa che introduca il divieto esplicito di punizioni fisiche e altri comportamenti umilianti e degradanti nei confronti dei minori anche in ambito familiare;
se non ritenga necessario avviare campagne di sensibilizzazione a supporto della genitorialità positiva e contro l'uso delle punizioni fisiche come metodo educativo incentivando modelli educativi positivi. (4-18346)