ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18273

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 709 del 25/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: SCHIRRU AMALIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUGGHIA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 25/10/2012
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 25/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 25/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18273
presentata da
AMALIA SCHIRRU
giovedì 25 ottobre 2012, seduta n.709

SCHIRRU, RUGGHIA e MIOTTO. -
Al Ministro della difesa, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

come da recente inchiesta comparsa sulla stampa (Repubblica.it) di Vittoria Iacovella «Vaccinati a morte», emerge la vicenda di casi di giovani militari che si sarebbero ammalati e alcuni deceduti a seguito di vaccini somministrati dall'Esercito;

sarebbero i vaccini, numerosi, ripetuti, spesso eseguiti senza rispettare i protocolli, a indebolire il sistema immunitario di migliaia di militari (3700 al momento) scelti dall'Esercito perché sanissimi;

sembrerebbe che queste procedure possano aprire le porte a malattie molto gravi, specialmente nel momento in cui questi militari vengono esposti a materiali tossici o sostanze inquinanti quali ad esempio l'uranio impoverito ma anche la diossina, le esalazioni di una discarica o agenti chimici fuoriusciti da una fabbrica durante procedure che vengono richieste agli stessi militari come da ingaggio;

emerge in particolare la vicenda di 3 ragazzi che hanno servito l'Esercito italiano: FR deceduto nel 2008. FF, deceduto nel 2002 e ammalatosi alcuni mesi dopo il congedo, DG ammalatosi di una malattia molto grave causata dalle vaccinazioni ricevute durante il servizio militare e da 6 anni invalido al 90 per cento;

questi ragazzi, come denunciato dai genitori, sono stati vaccinati senza indagare preventivamente e correttamente sul loro stato di salute, senza sapere se fossero già immuni ad alcune malattie o se fosse realmente necessaria una vaccinazione ulteriore;

sui loro libretti vaccinali sarebbero inoltre riportate molte situazioni poco chiare: vaccinazioni fatte non necessarie, visite mediche mai effettuate;

l'85 per cento dei militari ammalati di cui sopra, come si apprende ancora dalla stampa, non è mai stato all'estero, in Kosovo, o in altri territori nei quali sarebbe potuto entrare a contatto con materiali tossici o mortali che avrebbero giustificato l'ammalarsi di soggetti sani;

il loro sistema immunitario risulterebbe indebolito a causa della somministrazione dei vaccini e potrebbe essere stata questa la causa di tanti giovani morti per tumori o ammalatisi appena pochi mesi dopo essere congedati;

considerato come i vaccini sono dei farmaci e quindi il rispetto delle regole per la somministrazione è fondamentale che il medico vaccinatore - come previsto dal regolamento - pretenda da tutti i militari al momento dall'arruolamento il libretto dell'USL, e il rispetto di quanto riportato: copertura vaccinale, e durata dell'immunizzazione;

è necessario che i Militari siano sottoposti ad anamnesi e test immunologici ed anticorpali, prima di essere vaccinati, e il necessario rispetto del previsto riposo prima e dopo le vaccinazioni, a maggior ragione se in partenza per missioni di qualsiasi tipo e luogo;

visto come, secondo quanto denunciato, sembri impossibile di fatto per il militare rifiutare il consenso alla vaccinazione, pena sanzioni disciplinari e addirittura il carcere e considerato come non si riconosca quasi mai il nesso tra vaccinazioni e malattie contratte dai militari, quindi il riconoscimento e il risarcimento per cause di servizio -:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa; quali eventuali iniziative intenda avviare con le autorità militari, di concerto con il Ministero della salute, affinché si vigili sulla corretta applicazione delle vaccinazioni, sulla garanzia per tutti dell'applicazione reale del principio del consenso informato ad essere sottoposti o meno a vaccinazioni senza conseguenze legali;

se non si intendano dare risposte da parte del Ministero della difesa sui casi dei militari ammalati fornendo numeri e statistiche, facendo indagini su chi non applica con correttezza i protocolli di vaccinazione, applicando loro provvedimenti disciplinari appropriati inoltre se non ritenga che sia segnalato sul libretto vaccinale qualsiasi tipo di reazione.
(4-18273)