ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18272

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 709 del 25/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: BOSSA LUISA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 25/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18272
presentata da
LUISA BOSSA
giovedì 25 ottobre 2012, seduta n.709

BOSSA. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

il comune di Torre del Greco, provincia di Napoli, conta oltre 90 mila abitanti, con una estensione territoriale di oltre 8,5 chilometri con lunghi tratti costieri e di notevole pregio paesaggistico;

il mare e l'industria del turismo possono essere un volano per il rilancio dell'economia territoriale, soprattutto in un momento come questo, di forte crisi degli insediamenti industriali e produttivi;

le condizioni del mare di Torre del Greco sono, al momento, pessime; vige da oltre 30 anni il divieto di balneazione, con gravi conseguenze sia sulle legittime aspirazioni turistiche della cittadina, sia sulla salute degli abitanti;

nel comune di Torre del Greco agisce solo da pochi anni un sistema di raccolta delle acque reflue, mentre sono in funzione solo i piccoli impianti di trattamento di Villa Inglese e San Giuseppe alle Paludi, che non garantiscono una efficace e corretta depurazione delle acque reflue, tanto che non si riesce a restituire balneabilità e pulizia alla vasta fascia costiera;

in alcuni comuni limitrofi, grazie ad iniziative congiunte tra Cipe, regione Campania, ed enti locali si è riusciti a realizzare iniziative importanti sul settore, restituendo, per esempio alla città di Portici, una balneabilità delle acque, perduta, anche in quel caso, da anni;

anche sul territorio di Torre del Greco si era avviato un procedimento, con la regione Campania, per un progetto preliminare di trattamento delle acque reflue e la loro conduzione al nuovo depuratore di Foce del Sarno di Castellammare di Stabia, per un importo di 27 milioni di euro;

tale progetto preliminare non risulta ad oggi finanziato, lasciando così cadere una enorme potenzialità territoriale, incassando, oltretutto, una inadempienza significativa rispetto alla volontà dell'Unione europea;

non risultano, altresì, previsti interventi in questo senso né nell'ambito dei programmi dell'ex commissariato Sarno, né nell'ambito del finanziamento dell'ultima delibera CIPE per opere afferenti la depurazione e le reti fognarie, né risultano iniziative attivate dalla regione Campania;

l'articolo 4, paragrafo 1, della direttiva europea 91/271 dispone che negli agglomerati con oltre 15 mila abitanti la totalità delle acque reflue urbane che confluiscono in reti fognarie devono, prima dello scarico, essere sottoposte ad un trattamento secondario o ad un trattamento equivalente;

infrazioni di questo tipo sono state già sanzionate dall'Unione europea con riguardo ad una serie di zone prevalentemente del sud Italia;

nello specifico si fa riferimento a quanto disposto dalla settima sezione della Corte di Giustizia europea in data 19 luglio 2012, in merito al contenzione tra l'Unione europea e la Repubblica italiana su raccolta e trattamento di acque reflue non effettuati in alcune zone;

va segnalata altresì la situazione di stallo in cui versa, in regione Campania, sia l'attività del Comitato regionale di indirizzo dell'Arpac, sia dell'Arpac stessa, a cui sono demandati compiti importanti rispetto ai controlli sugli impianti di depurazione;

la nuova amministrazione comunale insediatasi a Torre del Greco nella scorsa primavera ha ripetutamente chiesto l'attivazione di una sede di confronto con la regione Campania al fine di addivenire ad una soluzione -:

di quali elementi disponga rispetto a quanto sopra descritto e se non ritenga di assumere, nell'ambito delle proprie competenze, di concerto con i livelli istituzionali territoriali, una iniziativa al fine di garantire, sui temi di cui in premessa, una soluzione ad una vicenda grave che oltre ad esporre un tratto significativo della nostra costa a inquinamento, espone l'Italia a importanti sanzioni rispetto al dettato dall'Unione europea sul tema specifico. (4-18272)