ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18242

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 707 del 23/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPARUTTI ELISABETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 23/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 06/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18242
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
martedì 23 ottobre 2012, seduta n.707

ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:


secondo quanto segnalato dall'associazione «Radicali nelle città del nord est romano» risalgono al 2001 le prime segnalazioni al comune di Tivoli del formarsi di crepe nelle pareti di abitazioni a causa di fenomeni di subsidenza;


tali denunce, secondo quanto riportato da un articolo de Il Fatto quotidiano a firma Luca Teolato, sono state inizialmente sottovalutate dall'amministrazione comunale che avrebbe addirittura diffidato i cittadini che denunciavano il fatto, mentre l'allora sindaco Marco Vincenzi (che aveva lavorato Terme Acque Albule dal 1991 ed ora è assessore ai lavori pubblici della provincia di Roma) avrebbe attribuito la responsabilità solo all'attività estrattive delle cave di travertino;


per il caso di Villalba e Tivoli, come emerge dall'articolo sopra citato, le presunte principali cause sono le cave di travertino e le Terme di Roma, gestite da Acque Albule Spa. Le cave perché, estraendo travertino, vengono sollecitate dinamiche di pompaggio dell'acqua presente nel terreno. Le terme perché, per il rifornimento delle piscine, vengono aspirati dai 500 agli 800 litri al secondo di acqua sulfurea;


successivamente, nel 2005, i comuni di Tivoli e Guidonia Montecelio hanno chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza ed il 29 settembre 2006, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri è stato riconosciuto lo stato di emergenza in relazione ai fenomeni di subsidenza nei due comuni e con ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3550 del 9 novembre 2006 la direzione regionale della protezione civile veniva incaricata di procedere al monitoraggio, agli studi ed alle indagini per l'individuazione delle cause del fenomeno;


il 5 dicembre 2006 veniva consegnata dal centro di ricerca CERI dell'università La Sapienza, alla regione Lazio, la relazione conclusiva delle convenzioni stipulate tra i due soggetti (30 gennaio 2006 e successivo protocollo 24 luglio 2006), inerente agli studi e alle indagini nelle zone soggette a fenomeni di subsidenza di Tivoli e Guidonia;


successivamente il Presidente del Consiglio dei ministri con ordinanza n. 3560 del 19 gennaio 2007, nominava il presidente della regione Lazio commissario delegato per l'attuazione degli interventi ex articolo 5 legge n. 225 del 1992, mentre il presidente della regione Lazio commissario delegato nominava il direttore della protezione civile soggetto attuatore per l'esecuzione degli interventi;


in base ai dati trasmessi dal CERI sono state date alcune indicazioni, come la riduzione dei prelievi idrici del 30 per cento da parte delle Terme Acque Albule e della cave di travertino della zona e con ordinanza n. 1 del 15 febbraio 2007 (confermate poi con successive ordinanze) si è prescritta la limitazione del pompaggio delle acque di falda connesse con l'attività estrattiva alla profondità massima di 30 metri, e si è previsto inoltre di effettuare verifiche e monitoraggi sulla falda al fine di stabilire l'efficacia del provvedimento in questione;



dal 2006, si erano anche avviati i lavori di messa in sicurezza su 9 palazzine a Tivoli Terme con circa 500 famiglie interessate, ma i tempi molto ristretti da una parte e un piano iniziale di riqualificazione dell'area oneroso dall'altra ha però fatto sì che 105 stabili (cioè circa 250 famiglie) siano rimasti fuori dal piano di messa in sicurezza. In questa seconda tranche di lavori le altre 230 famiglie che ce l'hanno fatta sono state costrette a lasciare la propria abitazione per il periodo necessario alla messa in sicurezza ed è stato stabilito un contributo per permettere ai cittadini di pagare l'affitto di un immobile sostitutivo che però, nonostante le prescrizioni dell'allora commissario delegato all'emergenza, Maurizio Pucci, prevedessero che «l'erogazione dei contributi, sulla base della documentazione, sarà trasmessa con cadenza bimestrale» e che «i contributi decorrono a partire dalla data effettiva di inizio lavori», a distanza di tre anni non risultano ancora erogati con un problema che non riguarda solamente le abitazioni private ma anche le attività commerciali sospese poiché anche in questo caso era stato disposto di erogare «il contributo relativo alla sospensione della attività sulla base dei redditi prodotti, risultanti dall'ultima dichiarazione annuale dei redditi presentata»;


tra l'altro, i lavori fatti dalle ditte appaltatrici della protezione civile presentano gravi criticità poiché risultano impianti a gas non a norma, fori nelle terrazze, piatti doccia senza il buco per lo scarico, tubi rotti dopo appena un anno circa dal termine dei lavori, edifici senza micropali nelle fondamenta che servono proprio per appoggiare la casa sullo strato di travertino sotterraneo ed evitare che sprofondi. Addirittura, durante le nevicate dello scorso inverno, un controsoffitto di una casa a lavori appena ultimati è venuto giù e si è sfiorata la tragedia -:


se quanto riferito in premessa corrisponda al vero;


a che punto sia l'attuazione delle indicazioni del CERI e quali iniziative di competenza si intendano promuovere per far fronte al problema della subsidenza e alla necessità di mettere in sicurezza gli edifici nella zona di Tivoli e Guidonia;


quali siano le ditte appaltatrici della protezione civile per i lavori di messa in sicurezza degli edifici dell'area e quali iniziative si intendano promuovere rispetto ai lavori non a norma. (4-18242)