ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18208

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 707 del 23/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 22/10/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 22/10/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 22/10/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 22/10/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 22/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 22/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 06/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18208
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 23 ottobre 2012, seduta n.707

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

sabato 6 ottobre, la prima firmataria del presente atto ha visitato il carcere Sant'Anna di Modena accompagnata dal presidente delle camere penali di Modena Enrico Fondana e da una delegazione di radicali modenesi composta da Loris Serafini, Emilio Salemme, Riccardo Macchioni, Maria Teresa Parenti, Giulio Serafini;

nell'istituto sono presenti 290 detenuti (262 uomini e 28 donne) a fronte di una capienza regolamentare di 221 posti;

il 62 per cento dei detenuti sono stranieri appartenenti alle seguenti nazionalità: Marocco (49), Tunisia (45), Nigeria (17), Romania (15), Albania (14), Ungheria (6), Ghana (5), Algeria (4), Cina Popolare (3), ex Jugoslavia (3), Moldavia (2), Pakistan (2), Cuba (2), Rep. Ceca (1), Colombia (1), Libia (1), Russia (1), Slovacchia (1), Polonia (1), Filippine (1), Togo (1), Tanzania (1), Senegal (1), Zimbabwe (1);

i detenuti ammessi alla semilibertà sono 2 mentre coloro che usufruiscono dell'articolo 21 dell'ordinamento penitenziario sono 20 uomini e 4 donne;

i detenuti in attesa di primo giudizio sono 82, coloro che attendono l'appello sono 46, mentre i ricorrenti in Cassazione sono 48; i detenuti con sentenza definitiva sono 114; nella casa circondariale modenese vi sono anche alcuni detenuti che devono scontare pene oltre i 5 anni;

i detenuti tossicodipendenti sono 120, pari al 41 per cento della popolazione reclusa; i 5 detenuti sieropositivi si trovano nelle sezioni assieme agli altri: l'apposita sezione è stata infatti chiusa;

il carcere presenta evidenti carenze strutturali e, al momento della visita, 3 sezioni risultano chiuse per rifacimento delle docce; le maggiori deficienze del carcere riguardano le infiltrazioni d'acqua dovute innanzitutto alla vetustà delle tubature e dalla necessità di provvedere al rifacimento delle coperture: a quanto riferito tali lavori sono stati inseriti nella programmazione triennale della manutenzione; il passeggio dei nuovi giunti è particolarmente squallido ed è senza wc utilizzabile per un problema di spurgo delle tubature;

nell'istituto non vi sono lavorazioni; solo 8 detenuti sono impegnati nella tenuta agricola mentre solo 58 sono i posti di lavoro a rotazione alle dipendenze dell'amministrazione: scopini, porta vitto, cuochi e «spesini»;

le scuole di alfabetizzazione e medie sono frequentate da una settantina di detenuti; 8 detenuti sono iscritti all'istituto tecnico professionale;

pur essendo prevalente la presenza di stranieri, nel carcere di Modena vi è un solo mediatore culturale per i detenuti provenienti dall'area del Maghreb;

il regolamento interno dell'istituto non è stato ancora approvato dal DAP e da un anno si attende risposta; una copia dell'ordinamento penitenziario è reperibile solo in biblioteca; la direzione si è fatta comunque carico di predisporre una sorta di vademecum da distribuire agli stranieri nuovi giunti;

il reparto di polizia penitenziaria della casa circondariale di Modena consta di 193 unità (170 uomini e 23 donne) effettivamente in servizio. Di queste, 26 sono assegnate al nucleo traduzioni e piantonamenti. Nel dettaglio, sono presenti: 2 commissari, 7 ispettori, 13 sovrintendenti, 148 agenti ed assistenti;

la pianta organica prevista con P.C.D. del 6 settembre 2001 prevedeva un totale di 226 unità così ripartite: 18 ispettori (16 uomini e 2 donne); 22 sovrintendenti (19 uomini e 3 donne); 186 agenti e assistenti (168 uomini e 18 donne); la pianta organica rideterminata il 20 settembre 2012, alla luce delle mutate esigenze di servizio delle sedi dell'Emilia Romagna prevede un totale di 236 unità così ripartite: 18 ispettori (16 uomini e 2 donne); 22 sovrintendenti (19 uomini e 3 donne); 196 agenti e assistenti (178 uomini e 18 donne); il nucleo traduzioni e piantonamenti, dal 1o gennaio 2012 al 30 settembre 2012, ha effettuato 948 movimentazioni, per la traduzione di 1.627 detenuti/internati (315 ristretti nella casa di reclusione di Castelfranco Emilia e 164 ristretti nella casa di lavoro di Saliceta S. Giuliano). Di queste, 601 sono le persone tradotte per esigenze di natura sanitaria e 192 per assegnazione ad altre sedi;

il nuovo padiglione destinato ad ospitare 200 detenuti è pronto ed è stato anche collaudato, ma non può ancora entrare in funzione per la mancanza di personale, soprattutto agenti;

fra i problemi maggiormente segnalati dai detenuti si evidenzia: oltre alla ristrettezza delle celle (spesso sono in tre in celle che hanno una superficie inferiore ai 9 metri quadrati), la difficoltà di interlocuzione con il magistrato di sorveglianza, la scarsità di prodotti per l'igiene delle celle e personale, la spesa troppo cara, l'impossibilità di vedere i diversi canali televisivi, tranne RAI 1 (sembra che per riparare l'impianto occorrano 20.000 euro), le scarse opportunità di lavoro; a proposito di «lavoro» da sottolineare che i detenuti definitivi che lavorano - e perciò pagano le quote di mantenimento - guadagnano al mese 68 euro netti, mentre gli altri non percepiscono più di 138 euro; positivo è il fatto che in alcune sezioni la ristrettezza delle celle è parzialmente compensata dall'apertura delle stesse al corridoio del pianerottolo -:

cosa intenda fare:

a) per riportare alla capienza regolamentare le presenze nel carcere Sant'Anna di Modena;

b) per incrementare la presenza di mediatori culturali vista l'alta percentuale di stranieri presenti;

c) per seguire con maggiore attenzione i tanti detenuti con problemi di tossicodipendenza e quelli con problematiche di tipo psichiatrico;

d) per dare effettive possibilità di lavoro ai detenuti presenti, lavori che siano qualificanti per il futuro reinserimento nella società;

e) per rafforzare le possibilità di studio, di corsi professionali e di attività culturali e sportive;

f) per dotare i detenuti degli strumenti e dei prodotti per l'igiene personale e delle celle in cui sono costretti a vivere;

g) per dotare l'Istituto del previsto regolamento interno da consegnare a ciascun detenuto nella lingua di appartenenza;

h) per provvedere alle riparazioni manutentive riportate in premessa e che si riferiscono soprattutto alle infiltrazioni d'acqua;

i) per riparare al guasto che impedisce ai detenuti di alcune sezioni di vedere altri canali televisivi, oltre a RAI1; per controllare i prezzi della spesa interna;

l) per incrementare le unità lavorative dei corpo degli agenti di polizia penitenziaria soprattutto nell'imminenza dell'apertura del nuovo padiglione;

m) per migliorare le possibilità di incontro e di interlocuzione dei detenuti con il magistrato di sorveglianza; quando verrà aperto il nuovo padiglione e con quali risorse umane. (4-18208)