GAROFALO e GERMANÀ. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato dagli organi d'informazione locale, la compagnia delle isole, ex Siremar, che opera nell'ambito dei collegamenti marittimi tra la Sicilia e le isole minori, ha comunicato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con nota del 4 ottobre 2012, la rideterminazione delle tariffe massime all'utenza nelle tratte con le isole minori siciliane, come previsto dall'articolo 6 della convenzione stipulata da entrambi le parti lo scorso 30 luglio;
l'intenzione della suesposta società di navigazione, in caso si manifestasse, determinerà ulteriori aumenti che secondo i programmi, dovrebbero entrare in vigore dal prossimo bimestre ovvero: novembre-dicembre;
i collegamenti con le Eolie in particolare, secondo quanto evidenziato dai quotidiani d'informazione siciliani, si configurerebbero nei seguenti rialzi delle tariffe: per i biglietti degli aliscafi, i residenti subiranno un aumento di circa 40 centesimi (attualmente la tratta marittima Lipari-Milazzo è di 5,05 euro) e per i non residenti, circa 1 euro e 20 centesimi (per il collegamento Milazzo-Lipari il costo della tariffa attualmente è di 14 euro e 70 centesimi); per quanto riguarda i trasporti in nave, sia per i passeggeri che per i veicoli, gli aumenti previsti raggiungeranno un massimo tra l'8 e il 9 per cento;
quanto suesposto ha provocato, comprensibili ed inevitabili disapprovazioni da parte delle comunità locali interessate, ed in particolare dei sindaci delle località marittime interessate dai collegamenti, che si oppongono nettamente, ai continui e costanti aumenti delle tariffe nel settore dei trasporti;
gli amministratori locali, ed in particolare il sindaco di Favignana, hanno ricordato che la regione Sicilia che partecipa al capitale sociale della Compagnia delle Isole, dovrebbe sostenere e tutelare maggiormente i diritti degli utenti isolani, fruitori del servizio pubblico di collegamento marittimo» ed intervenire di conseguenza con maggiore rigore a difesa di quanti vivono nelle isole minori della Sicilia;
l'interrogante evidenzia, che la rideterminazione delle tariffe massime, da parte della suesposta compagnia di navigazione, come riportato dalle cronache giornalistiche locali, sarebbero causate dai persistenti aumenti delle accise sul gasolio, che negli ultimi anni ha raggiunto livelli esorbitanti;
a tal proposito l'interrogante rileva altresì, che mentre il medesimo articolo 6 della suesposta convenzione tra la Compagnia delle Isole e il ministero interrogato, evidenzia che la rideterminazione delle tariffe è agganciata alle rilevazioni delle quotazioni quotidiane dei combustibili registrati sulla piazza di Genova-Lavera, il comma 3 dello stesso articolo prevede tuttavia l'eventuale richiesta di sospensione dell'aumento, che potrà essere esercitata dallo stesso ministero interrogato;
gli aumenti del gasolio, non hanno tuttavia interessato, un'altra compagnia di navigazione quale la: Ustica lines, finanziata anch'essa dalla regione siciliana, per svolgere i collegamenti ro-ro con le isole minori, destando, a giudizio dell'interrogante, perplessità sulle differenze delle politiche dei prezzi adottate dalla predetta compagnia marittima, rispetto a quella precedentemente riportata;
a giudizio dell'interrogante, occorre intervenire per tutelare e salvaguardare maggiormente il diritto alla mobilità per chi vive sulle isole, in particolare i pendolari che quotidianamente utilizzano il mezzo di trasporto via mare, per raggiungere le destinazioni di lavoro;
l'intenzione da parte della Compagnia delle Isole, di rideterminare le tariffe marittime verso l'alto, costituisce secondo l'interrogante, un dato ulteriormente negativo ed ingiustificato, nei riguardi dei viaggiatori, le cui prevedibili conseguenze in questa specifica fase di grave recessione economica, rischiano inevitabilmente di provocare un maggiore impoverimento delle famiglie isolane e soprattutto di comprimere ulteriormente le possibilità di ripresa e sviluppo del sistema economico e produttivo della Sicilia e delle isole minori, in particolare del settore turistico-balneare -:
quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
se non ritenga opportuno intervenire, in considerazione di quanto stabilito dall'articolo comma 3, della convenzione sottoscritta il 30 luglio 2012 con la compagnia delle isole, nei riguardi della medesima società marittima, attraverso la sospensione dell'aumento delle tariffe, che come esposto in premessa, si appresta ad essere introdotto a partire dal prossimo mese di novembre;
quali iniziative intenda intraprendere, al fine di evitare che la rideterminazione delle tariffe massime all'utenza nei collegamenti con le isole minori da parte della compagnia delle isole, possa arrecare ulteriori disagi nei riguardi dei viaggiatori siciliani, già vessati da una serie di disservizi e carenze che quotidianamente si manifestano nel settore dei trasporti non solo marittimi. (4-18201)