ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18182

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 706 del 18/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: LABOCCETTA AMEDEO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 18/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 18/10/2012
Stato iter:
20/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/12/2012
PASSERA CORRADO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/12/2012

CONCLUSO IL 20/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18182
presentata da
AMEDEO LABOCCETTA
giovedì 18 ottobre 2012, seduta n.706

LABOCCETTA. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

il prezzo medio dell'assicurazione auto diventa sempre più difficile da sostenere per le famiglie italiane anche a causa della crisi economica che sta erodendo in maniera eccessiva il loro potere di acquisto;

sarebbero necessari interventi a sostegno del potere di acquisto che puntino a ridurre la pressione fiscale ed a rilanciare i consumi al fine di non allontanare i tanto auspicati segnali di ripresa;

l'eccessiva pressione fiscale, per quanto concerne l'uso dell'auto, minaccia il nostro diritto alla mobilità costringendo ogni singolo cittadino a ridurne l'utilizzo;

appare ben chiaro che l'evidente crescita dei premi assicurativi incide notevolmente sul bilancio di ogni singola famiglia che si trova costretta a sostenere costi eccessivi e non sempre equiparabili al valore del servizio offerto;

nemmeno i numerosi provvedimenti legislativi sono serviti ad abbattere la crescita smisurata dei premi assicurativi;

la stessa azione del Governo, che mirava ad arginare il fenomeno suddetto, non ha prodotto benefici poiché né l'introduzione dell'indennizzo diretto, né le numerose liberalizzazioni attuate in materia, hanno prodotto risultati concreti tanto che in due anni il costo delle polizze per la RCA è cresciuto in media del 25 per cento;

per il mercato assicurativo nel nostro Paese, la responsabilità civile auto rappresenta una questione ancora aperta e dinanzi alla quale non si possono più chiudere gli occhi tenuto conto che in Italia il costo per assicurare un'auto è aumentato in media ben cinque volte di più rispetto agli altri Paesi europei;

l'anno corrente ha mostrato dati piuttosto chiari sui rinnovi delle polizze Rc auto a causa dell'aumento delle tariffe, tanto che sono stati in molti a non rinnovare la copertura obbligatoria;

bisognerebbe tutelare la posizione dei consumatori e garantire a tutti una copertura assicurativa dai costi congrui e che soddisfi le aspettative;

quotidianamente i media danno risalto a comportamenti delle compagnie di assicurazione operanti in Italia che destano profonda preoccupazione perché contravvengono in maniera sconcertante a logiche anche economiche che in diverso modo il legislatore ha inteso regolamentare per la tutela del contraente debole;

in particolare si è segnalato il comportamento della Nationale Suisse spa con sede in San Donato Milanese (Milano) ed autorizzata all'esercizio delle assicurazioni con decreto ministeriale del 6 ottobre 1972 la quale ha proposto al suo assicurato signora Nicola Jane Hugo di poter rinnovare la propria polizza assicurativa indicando un premio di rinnovo che comporta un aumento del 193,67 per cento, praticamente triplo rispetto a quello pagato per la scorsa annualità;

la stessa compagnia di assicurazione ha giustificato tale abnorme aumento di premio con l'adozione di una nuova tariffa per la RC auto, a della compagnia in vigore dal 1o ottobre 2012;

la stessa compagnia riterrebbe giustificato tale aumento, pari ad oltre settanta volte il tasso di inflazione programmata, perché rinveniente da basi attuariali che terrebbero conto della sinistralità estremamente negativa evidenziatasi nella specifica zona territoriale;

la posizione assicurativa della signora Hugo, non è per nulla mutata avendo anzi la stessa maturato ulteriormente un invidiabile status assicurativo non avendo provocato incidenti da un numero considerevole di anni tanto da trovarsi ormai da oltre un quinquennio nella classe di massimo sconto;

il comportamento della Nationale Suisse Spa nel caso di specie appare ingiustificato;

l'interrogante giudica abnorme il premio richiesto e sostanzialmente illegittima la condotta della compagnia nonché necessario un intervento dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni;

comportamenti simili dovrebbero essere adeguatamente sanzionati -:

se ritenga adottare d'urgenza iniziative normative volte a contrastare fenomeni simili a quello segnalato e che prevedono meccanismi celeri per sanzionare condotte del tipo di quelle evidenziate fino alla revoca dell'autorizzazione. (4-18182)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 20 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 737
All'Interrogazione 4-18182 presentata da
AMEDEO LABOCCETTA

Risposta. - L'interrogazione in esame riguarda profili relativi al dettato dell'articolo 32, comma 3-quinquies della legge (conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 27 del 2012, cosiddetto «Decreto liberalizzazioni»), norma concernente la disciplina del profilo tariffario in materia di RC auto.
Al riguardo si rappresenta che l'interpretazione della norma citata, così come quella di altre norme del cosiddetto «decreto liberalizzazioni» suscettibili di avere un impatto nel settore RC auto, è stata oggetto di una lettera inviata in data 19 aprile 2012 dall'autorità di vigilanza al mercato, allo scopo di fornire indicazioni e chiarimenti applicativi ai vigilati.
Con particolare riferimento alle questioni interpretative, nel rilevare la non agevole decifrabilità della portata della norma e della sua rilevanza, l'ISVAP ha inoltre ritenuto opportuno acquisire preliminarmente il punto di vista di questo Ministero che, interrogato al riguardo, si era già espresso con nota del 18 aprile 2012.
In particolare il Ministero dello sviluppo economico, nell'evidenziare i problemi di legittimità comunitaria connessi ad un'eventuale interpretazione che fosse diretta a concludere che la disposizione in questione avesse introdotto la tariffa unica nazionale nel territorio italiano, non ha mancato di rimarcare come la norma stessa implichi da un lato, un maggior onere di trasparenza e di analiticità, da parte delle imprese, nell'enucleazione delle differenze tariffarie legate a fattori territoriali e, dall'altro lato, l'implementazione, ad opera delle imprese stesse, di un regime di maggior favore tariffario verso gli automobilisti più virtuosi nelle aree territoriali a rischio più elevato.
Con riferimento alle iniziative che ha intrapreso l'autorità di vigilanza in merito, la stessa ha più volte evidenziato e stigmatizzato, anche di recente, il non tollerabile andamento dei prezzi della copertura obbligatoria RC auto soprattutto in alcune aree del Mezzogiorno, evidenziando con chiarezza la necessità e l'intenzione di intervenire concretamente per porre rimedio a tale fenomeno.
Sulla base delle informazioni trasmesse dall'ISVAP, si evidenzia come la stessa autorità abbia di fatto intensificato le iniziative di vigilanza ed avviato, allo stesso tempo, un processo diretto ad una riforma organica del settore in modo da aggredire le criticità di natura sia esterna che interna al sistema, così da ridurre i costi e, per tale via, incidere positivamente sul prezzo finale per i consumatori.
Per quanto riguarda le criticità interne in relazione ai comportamenti delle imprese assicuratrici nelle zone del meridione, gli interventi di vigilanza dell'ISVAP, hanno interessato sia la fase di assunzione dei contratti sia quella di liquidazione dei sinistri.
Tra la fine del 2010 e i primi mesi del 2011, l'ISVAP ha avviato quattordici istruttorie nei confronti di altrettante compagnie - e degli attuari incaricati dalle stesse - per sospetta elusione, attraverso la leva tariffaria e in alcune aree del Mezzogiorno, dell'obbligo a contrarre previsto dalla legge a carico delle imprese, procedimenti che si sono conclusi con l'irrogazione di pesanti sanzioni, molte delle quali oggetto di impugnativa in sede giurisdizionale.
Sempre dal lato dell'assunzione dei contratti, l'autorità è intervenuta sia nell'esercizio dei poteri di vigilanza individuale, aprendo indagini sul fenomeno delle disdette massive dei contratti RC auto, attuate da alcune imprese per determinate categorie di assicurati e per alcune zone del Sud, sia, nell'esercizio delle funzioni di regolazione generale, inviando, in data 4 novembre 2010, una comunicazione al mercato volta a ribadire le regole di comportamento da adottare in fase di assunzione dei contratti.
Nella medesima prospettiva di salvaguardare gli assicurati virtuosi specialmente in alcune aree del Paese, va collocata anche la serie di iniziative, iniziate dal 2010, di confronto, impulso e monitoraggio dell'azione dei principali gruppi assicurativi italiani allo scopo di provocare miglioramenti del processo di liquidazione dei sinistri, con riguardo all'adeguatezza dei relativi assetti organizzativi e alla presenza sul territorio.
In merito alle criticità di natura esterna, l'ISVAP, dopo una fase di confronto costruttivo con il mercato e con le associazioni dei consumatori, ha elaborato un organico pacchetto di proposte, sottoposto, già nel dicembre 2010, all'attenzione del Parlamento e del Governo, in relazione ad alcuni interventi normativi nel settore dell'assicurazione RC auto che potessero contribuire al risanamento strutturale del sistema, con vantaggi, in particolare, per i cittadini onesti. Anche in esito a tali proposte, il Governo ha introdotto una serie di importanti misure in materia di RC auto nel citato decreto-legge n. 1 del 2012.
Con specifico riferimento alle norme ritenute particolarmente idonee a contribuire, specialmente nelle regioni meridionali del Paese, al ripristino delle condizioni necessarie per il pieno esplicarsi degli effetti positivi attesi dal sistema stesso, si evidenziano quelle volte ad ottenere: a) un più efficace funzionamento del sistema di risarcimento diretto, attraverso incentivi al recupero di efficienza da parte delle compagnie); b) la prevenzione e il contrasto dei fenomeni fraudolenti nell'assicurazione RC auto; c) l'ampliamento dell'offerta di prodotti personalizzati in base alle esigenze dei consumatori.
Nella medesima prospettiva di rafforzare e rendere effettiva la ratio promozionale della competitività e della concorrenzialità del mercato RC auto a vantaggio degli automobilisti onesti e virtuosi - ed in riscontro anche alle considerazioni espresse dall'interrogante -, l'ISVAP ha evidenziato: a) la necessità da parte delle imprese di offrire, a richiesta del contraente, l'installazione di meccanismi elettronici che registrano l'attività del veicolo, quali la scatola nera o dispositivi similari, con riduzione significativa del premio assicurativo (articolo 32 decreto-legge n. 1 del 2012); b) l'operatività della riduzione automatica del premio in assenza di sinistri (articolo 34-bis del decreto-legge citato).
Da ultimo preme evidenziare che le predette indicazioni interpretative di questo Ministero sono state contestate e rese oggetto di impugnativa in sede giurisdizionale da parte dell'ANIA e di alcune fra le principali imprese del settore: le censure dedotte sono state recentemente, seppur in sede cautelare, disattese da parte del giudice adito che ha avuto modo di confermare, fra l'altro, la coerenza dei chiarimenti forniti rispetto al dettato legislativo ed agli obbiettivi indicati dalla normativa di settore.
Il Governo intende monitorare con attenzione l'andamento del settore per verificare che, a fronte dell'attuazione del complesso delle misure adottate ed in particolare di quelle antifrode, le imprese assicurative traducano effettivamente le riduzioni di costi in diminuzioni dei premi assicurativi, in particolare nelle aree territoriali dove i livelli tariffari sono attualmente più elevati.

Il Ministro dello sviluppo economico: Corrado Passera.