ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18180

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 706 del 18/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: TOUADI JEAN LEONARD
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 18/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18180
presentata da
JEAN LEONARD TOUADI
giovedì 18 ottobre 2012, seduta n.706

TOUADI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:


in data 13 ottobre 2012 Il Fatto Quotidiano on line pubblicava un pezzo dal titolo: «Roma, discuteva di droga con il boss. Ora ha un appalto nel cantiere della Metro C»;

l'articolo narrava la vicenda della società CEAPP SRL di Aldo Ludovisi di Nettuno che ha realizzato lavori nelle stazioni della Metro C Gardenie e Lodi, per il valore di 2 milioni di euro;

il giornalista riportava che Aldo Ludovisi: «Venne arrestato nel 2004 nel corso dell'operazione antimafia denominata "Appia 2", incastrato da alcune intercettazioni ambientali disposte dalla Dda romana. Poi, dopo qualche mese, fu prosciolto, perché quell'attività tecnica fu ritenuta non sufficientemente motivata in sede di udienza preliminare. Le parole registrate erano chiarissime, ma per i magistrati l'intercettazione ambientale non era formalmente valida: "Aldo Ludovisi diceva ad Antonio Gallace - si legge nell'ordinanza di custodia cautelare del 2004, che riporta una intercettazione ambientale del febbraio del 1998 - che vendeva la sostanza stupefacente in cubettini. Il Ludovisi raccontava che, in qualità di bagnino, spacciava stupefacenti all'interno dello stabilimento balneare (...) e che solo nell'ultima stagione aveva guadagnato 59 milioni di lire". Parole chiare, ritenute però inutilizzabili dai magistrati, anche se l'interlocutore dell'imprenditore di Nettuno - oggi impegnato nei lavori per la metropolitana di Roma - era Antonio Gallace, esponente della famiglia di 'ndrangheta di Guardavalle (Catanzaro) da cui proviene il capocosca Vincenzo, considerato dalla Dda di Milano il mandante dell'omicidio di Carmelo Novella»;

inoltre, il Ludovisi risulta coinvolto nell'inchiesta della commissione d'accesso che nel 2005 ha portato allo scioglimento per condizionamento da parte della criminalità organizzata del consiglio comunale di Nettuno;

l'articolo del Fatto Quotidiano continua riportando le seguenti notizie: «A seguire direttamente i lavori nelle stazioni della metropolitana di Roma è un dipendente della Ceapp, Mauro Guadagnoli, il cui padre, Rocco, è ben conosciuto alle forze dell'ordine per i suoi rapporti d'affari con Mario Santafede, notissimo narcotrafficante condannato in via definitiva a 12 anni di reclusione dai tribunale di Roma. È lui - raccontano diverse fonti - a portare avanti l'azienda, anche se formalmente non ha nessuna partecipazione societaria. A Mauro Guadagnoli la relazione della commissione di accesso ha dedicato un intero capitolo, evidenziando una serie di particolarissimi passaggi attorno a una concessione edilizia rilasciata dal comune di Nettuno. Diverse poi le segnalazioni su di lui inviate all'autorità giudiziaria per ipotesi di reati fiscali e societari. Ludovisi e Guadagnoli si conoscono da tempo, tanto che i loro nomi sono più volte associati nella relazione della commissione di accesso. Un gruppo di amici le cui fortune sono cresciute a Nettuno alla fine degli anni '90, quando l'amministratore della Ceapp era un assiduo frequentatore del gruppo Gallace, considerata dal Ros una vera e propria 'ndrina radicata nel Lazio, oggi in attesa di giudizio nel principale processo per 'ndrangheta della provincia di Roma. Il nome di Aldo Ludovisi, nel 2005, era anche finito nelle pagine della commissione di accesso che portò allo scioglimento per mafia del comune di Nettuno: "Probabile prestanome della criminalità locale con numerose segnalazioni all'autorità giudiziaria", scrivono gli ufficiali di polizia nella relazione, mettendo insieme i tanti elementi raccolti nelle diverse indagini sui gruppi criminali della costa laziale»;

il territorio di Anzio risulta fortemente infiltrato da organizzazioni criminali: come testimoniato dai processi APPIA e MITHOS pendenti innanzi al tribunale di Velletri per il delitto di cui all'articolo 416-bis del codice penale, in tale territorio da anni opera il clan Gallace;

l'indagine della Dda di Roma PAREDRA e le indagini della Dda di Milano INFINITO e BAGLIORI hanno confermato l'operatività della cosca e le sue proiezioni anche in Lombardia -:

se il Ministro competente, in conformità con la normativa antimafia in materia di appalti, (decreto legislativo 8 agosto 1994, n. 490 e decreto del Presidente della Repubblica n. 252 del 1998) e con la giurisprudenza del Consiglio di Stato, che indicano i legami di parentela con soggetti contigui alla criminalità organizzata come elementi rilevanti per il mancato rilascio di certificazione antimafia, intenda verificare:

se Aldo Ludovisi risulti imparentato con Fabio Ludovisi raggiunto da provvedimento di custodia cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari di Napoli nel luglio del 2010 per reati associativi connessi al narcotraffico;

se lo stesso Aldo Ludovisi risulti imparentato con Massimo Ludovisi e Genesio Ludovisi colpiti nel febbraio del 2012 da mandato di cattura europeo emesso dalla magistratura spagnola per traffico di droga commesso tra Tenerife e l'Italia;

come sia stato possibile che la ditta di Aldo Ludovisi CEAPP SRL sia in possesso di certificazione antimafia;

se intenda avviare un'indagine amministrativa per verificare eventuali irregolarità connesse alla verifica dei requisiti per la concessione della certificazione antimafia alla ditta in questione. (4-18180)