ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18179

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 706 del 18/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: LANDOLFI MARIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 18/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 18/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18179
presentata da
MARIO LANDOLFI
giovedì 18 ottobre 2012, seduta n.706

LANDOLFI. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

la città di Mondragone (Caserta) è un sito di notevole interesse archeologico per la sua contiguità territoriale con l'antica Sinuessa, rinomata località romana celebrata da sommi poeti latini come Virgilio, Orazio e Marziale per le sue acque termali e per il vino Falerno, ma anche importante snodo stradale in epoca imperiale tra la via Appia e la via Domitiana, lungo l'asse Roma-Pozzuoli-Napoli;

proprio lungo l'antico tracciato (oggi coperto a cura della competente Soprintendenza) della via Appia ricadente nel territorio mondragonese, che scorre in parallelo con la strada provinciale denominata Incaldana e dove nel 1911 fu rinvenuta una statua acefala raffigurante la dea Venere oggi custodita nel Museo archeologico nazionale di Napoli, e precisamente in località Vecchia Starza insiste un criptoportico così descritto sul sito internet della Soprintendenza: «...parzialmente ipogeo che si presenta come un podio di grandi dimensioni a pianta rettangolare articolato su tre bracci. Sul lato nord del criptoportico sono stati realizzati numerosi ambienti ipogei a pianta rettangolare con volta a botte. All'esterno sono visibili i resti di un acquedotto che convogliava le acque verso il criptoportico»;

in data 17 ottobre 2012 l'edizione casertana de Il Mattino, in una corrispondenza a firma Angela Rossi, riportava la notizia secondo la quale agli inizi di settembre, attraverso un servizio fotografico, la locale sezione dell'Archeoclub d'Italia onlus aveva rilevato il crollo di una delle due arcate del criptoportico ed immediatamente, il presidente professor Michele Russo, ne aveva dato notizie alla competente soprintendenza non senza aver evidenziato la possibilità di recupero e di riutilizzo ai fini del restauro di grossi frammenti del reperto;

sempre secondo quanto riportato dal quotidiano napoletano, nessuna risposta è stata fornita dalla competente soprintendenza al professor Russo -:

quali iniziative urgenti intenda adottare al fine di impedire il verificarsi di ulteriori crolli;

quali provvedimenti intenda adottare al fine di valorizzare un'area di sicuro pregio archeologico quale quella mondragonese. (4-18179)