ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18147

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 705 del 17/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 17/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 17/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18147
presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO
mercoledì 17 ottobre 2012, seduta n.705

DI STANISLAO. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:


la Serbia nel 2009 ha esportato armi per 467 milioni di dollari principalmente verso Stati Uniti, Iraq, Italia e Belgio, paesi verso i quali si è concentrato l'85 per cento dell'export totale;


come ha reso noto il ministero dell'economia a Belgrado, le armi vendute agli Usa, per un ammontare di oltre 245 milioni di dollari, sono state poi dirottate verso Messico, Canada, Afghanistan e Ecuador;


l'Iraq ha acquistato armi serbe per 62 milioni di dollari, l'Italia per 22 milioni di dollari, il Belgio per 20 milioni, Kenya e Bulgaria per 15 milioni ciascuno, Cipro per 9 milioni, Germania e Egitto per 6 milioni ciascuno e i due stati caraibici di Saint Kitts e Navis per 5,7 milioni di dollari. La Serbia nel 2009 ha esportato armi e equipaggiamento militare in 60 paesi, 16 dei quali membri della Unione europea mentre ne ha importato prevalentemente da Russia, Bosnia-Erzegovina, Francia e Germania;


secondo un rapporto di South Eastern and Eastern Europe Clearinghouse per il controllo delle armi di piccolo calibro e leggere, nell'Europa dell'est la cifra del possesso di armi è di 3 milioni per via legale e 4 milioni di altre armi illegali;


la Serbia è prima nella classifica regionale l'ispettore di polizia nel dipartimento di polizia di ordine pubblico a Belgrado;


il livello di armi da fuoco registrate per 100 persone è di 15,81 per cento. Il Montenegro ha 14.36 per cento armi su 100 persone, seguita da Croazia (8,36), Bosnia-Erzegovina (BiH) (7,97), Macedonia (7,63), Moldova (5,44) e Bulgaria (4,93). Grecia e Romania hanno meno di un porto d'armi per 100 persone;

compaiono, altresì paesi in cui la percentuale dei crimini e degli omicidi è molto più alta di quella dei paesi europei dove circolano più armi (In Francia, Germania, Canada e Arabia Saudita ci sono tra le 30 e le 50 armi da fuoco ogni 100 persone. In Italia e Spagna tra le 10 e le 30);


inoltre, anche quando si tratta di armi da fuoco illegali, la Serbia è di nuovo un leader nella regione con circa 1 milione di armi illegali, secondo uno studio condotto da «Smail Arms Survey», un'Organizzazione non governativa Svizzera);


se considerassimo sia le armi legali, anche quelli illegali, secondo l'Organizzazione non governativa), la Serbia avrebbe circa 8 armi da fuoco ogni 100 persone;


un centro per gli studi sulla sicurezza a Belgrado ha condotto un sondaggio nel 2011 sul senso di sicurezza tra i cittadini serbi. Quasi il 70 per cento ha risposto positivamente. Tuttavia, il loro senso di sicurezza non è attribuita all'efficacia dello Stato, ma alla sicurezza personale nei quartieri;


nonostante l'arresto dei due latitanti ricercati da tribunale penale internazionale della ex Jugoslavia, Mladic e Hadzic, e una spinta verso l'integrazione europea, la situazione della Serbia sui diritti umani è statica. Violenze e discriminazioni, a libertà dei media continua a destare preoccupazione con giornalisti indipendenti che denunciato un'inadeguata protezione contro le minacce e le violenze-:


se il Governo non ritenga, nell'ambito dei vari accordi di cooperazione con la Serbia, avviare iniziative e progetti volti ad una nuova campagna per il disarmo e a sensibilizzare ulteriormente la Serbia all'integrazione, alla tutela di tutti i diritti umani e alla piena libertà di espressione e di opinione. (4-18147)