ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18127

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 705 del 17/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: DE POLI ANTONIO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 17/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 18/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17/10/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E L'INTEGRAZIONE delegato in data 24/10/2012
Stato iter:
18/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/12/2012
RICCARDI ANDREA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E INTEGRAZIONE)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 18/10/2012

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 24/10/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 18/12/2012

CONCLUSO IL 18/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18127
presentata da
ANTONIO DE POLI
mercoledì 17 ottobre 2001, seduta n.705

DE POLI e BITONCI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

in Italia, l'adozione internazionale è regolata dalla legge n. 184 del 1983 così come modificata dalla legge n. 476 del 1998 e dalla legge n. 149 del 2001. Secondo questa norma, le persone residenti in Italia che intendono adottare un minore straniero residente all'estero, presentano dichiarazione di disponibilità al tribunale per i minorenni del distretto in cui hanno la residenza e chiedono che lo stesso dichiari la loro idoneità all'adozione. Sono tre i requisiti fondamentali: i coniugi devono essere sposati da almeno tre anni, la differenza di età tra i coniugi e l'adottato deve essere compresa tra i 18 e i 45 anni, infine i coniugi devono essere idonei e capaci di educare, istruire e mantenere i minori che intendono adottare. Letti i pareri e la relazione dei servizi socio-assistenziali degli enti locali, il tribunale dei minori, previo ulteriore colloquio con il giudice, dichiara l'idoneità o l'insussistenza dei requisiti all'adozione della coppia;

Amici dei Bambini (Ai.Bi.) è uno degli enti storici dell'adozione internazionale in Italia operativo in 20 Paesi dell'Europa, America, Asia, Africa che in tutto il mondo aiuta i bambini e i genitori in difficoltà, accompagnando le coppie in percorsi orientati all'adozione internazionale;

nel 2009 una coppia ha iniziato le procedure per un'adozione internazionale, dopo numerose peripezie e lungaggini burocratiche; ha ricevuto la chiamata nel 2011 da parte dell'ente AiBi, dopo essere stata messa a conoscenza dell'abbinamento con una bambina di 9 mesi dello Sri Lanka di cui sono state fornite anche le foto; i coniugi sarebbero dovuti partire da lì a poco per il Paese per completare la pratica di adozione e tornare finalmente con la bambina. Dopo alcuni giorni però per vicende legate all'orfanotrofio dove la bambina risiede, lo Sri Lanka ha sospeso di fatto tutte le adozioni. Da allora non si sa più nulla di ufficiale; ci si è trovati così di fronte al classico «muro di gomma» non riuscendo più ad avere informazioni;

in questa situazione si trovano numerose altre coppie italiane che, disperate, non possono fare altro che attendere con speranza qualsiasi tipo di sviluppo -:

in che modo il Governo intenda risolvere la situazione che coinvolge molte coppie italiane che intendono adottare un bambino nello Sri Lanka e anche negli altri Stati e quali iniziative intenda assumere affinchè casi simili non si ripresentino in futuro. (4-18127)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 18 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 735
All'Interrogazione 4-18127 presentata da
ANTONIO DE POLI

Risposta. - Con l'interrogazione in esame l'interrogante richiama l'attenzione del Governo in merito ad alcune questioni concernenti le adozioni internazionali.
Più specificamente, l'interrogante, prendendo spunto dalla segnalazione di un caso particolarmente delicato di adozione internazionale nello Sri Lanka, seguito nel 2011 dall'ente Amici dei bambini (Ai.Bi.). segnala le difficoltà che si trovano ad affrontare numerose coppie che intendono adottare un bambino nello Sri Lanka.
In proposito, mi pare importante riferire che, per quanto concerne la materia delle adozioni, la normativa dello Sri Lanka prevede una competenza ripartita fra organismi a livello locale e centrale.
In particolare, vi sono le commissioni provinciali le quali sono competenti, in prima battuta, per l'individuazione dei minori da destinare a coppie srilankesi, mentre l'autorità nazionale (department of probation and child care services) ha competenza per le residuali assegnazioni alle coppie straniere.
Le commissioni provinciali forniscono, quindi, all'autorità nazionale l'elenco dei minori che non sono stati adottati da famiglie srilankesi e che sono pertanto a disposizione delle coppie straniere.
Secondo i dati in possesso della commissione per le adozioni internazionali, autorità centrale per la Convenzione de L'Aja del 29 maggio 1993, dal 2001 al 2007, si è registrata una media annuale di 6 adozioni di minori srilankesi da parte di coppie italiane. Nel successivo quadriennio, vi è stato un incremento dei procedimenti adottivi (12 nel 2008, 14 nel 2009, 17 nel 2010 e 18 nel 2011), fino alla sospensione degli iter d'adozione internazionale, stabilita dalle autorità locali a seguito di un presunto fenomeno di compravendita di minori.
La sospensione delle procedure adottive, richiamata anche dall'interrogante, risale al novembre 2011. In quel periodo, infatti, le autorità srilankesi (National child protection authority) decisero di intervenire nei confronti dell'orfanotrofio prem Nivasa di Moratuwa (20 chilometri a sud di Colombo), gestito dalle suore missionarie della carità di Madre Teresa di Calcutta, che era stato accusato di favorire la compravendita di minori a favore di coppie straniere.
Nell'arco di poche settimane, le accuse all'istituto si rivelarono infondate e il provvedimento sospensivo fu revocato. Tuttavia, a partire da tale episodio, anche per effetto dell'incremento del livello di benessere socio-economico che rende sempre più possibile procedere alle adozioni nazionali, le dinamiche interne in tale settore sono in evoluzione, con conseguente limitazione della possibilità di adozione internazionale.
Dalla documentazione trasmessa dagli uffici, risulta che da gennaio 2012 ad oggi sono state autorizzate 2 adozioni di minori srilankesi a favore di una coppia italiana.
Al momento, sono disponibili solamente 4 o 5 minori per le adozioni internazionali, a fronte di un contingente massimo per il 2012, stabilito in Gazzetta Ufficiale, di 75 bambini. Inoltre, sono circa 400 le famiglie straniere in lista di attesa, nonostante il ridotto numero di minori adottabili.
Come riferito dagli uffici, le autorità srilankesi seguono - come prassi non scritta - un ordine di priorità per cui un bambino da adottare viene prima proposto a famiglie srilankesi, poi a genitori di cui almeno uno abbia la doppia cittadinanza (srilankese e straniera), successivamente a cittadini stranieri precedentemente srilankesi e, infine e solo in subordine, alle coppie straniere.
L'attuale politica srilankese in materia è quella di invitare le nuove coppie straniere interessate ad un'adozione in Sri Lanka, a ponderare attentamente le difficoltà presenti ed a considerare eventualmente ipotesi alternative.
Sono consapevole della delicata situazione in cui si vengono a trovare molte coppie italiane, che intendono adottare un bambino nello Sri Lanka, situazione in merito alla quale è stata richiamata l'attenzione del Governo da parte dell'interrogante.
Tuttavia, posso assicurare che il Ministero degli affari esteri, tramite la nostra ambasciata a Colombo e in stretto raccordo con la competente commissione per le adozioni internazionali, segue con estrema attenzione la situazione delle adozioni internazionali nello Sri Lanka, nell'interesse dei minori e delle coppie adottanti.

Il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione: Andrea Riccardi.