ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18121

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 705 del 17/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: IANNACCONE ARTURO
Gruppo: MISTO-NOI PER IL PARTITO DEL SUD LEGA SUD AUSONIA
Data firma: 17/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 17/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18121
presentata da
ARTURO IANNACCONE
mercoledì 17 ottobre 2012, seduta n.705

IANNACCONE. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:


il settore marittimo rappresenta un anello trainante dell'intera economia della nostra nazione;


nelle ultime settimana sono stati indette diverse mobilitazioni di protesta nel settore marittimo che hanno causato enormi disagi in tutta la penisola;


a monte delle proteste vi sono alcune problematiche che vengono sottaciute ed a cui non si trova la giusta soluzione primo fra tutti il diritto alla salute;


infatti un recente rapporto del sindacato internazionale ITF ha denunciato un affaticamento sproporzionato per i lavoratori del settore;


inoltre, cosa ancor più grave, si apprende che, nonostante l'articolo 318, comma primo, del codice di navigazione, gli armatori imbarcano sempre più personale extracomunitario il quale viene sottopagato e soprattutto con lavoro nero cioè senza regolarizzazione contributiva con relativo risparmio economico da parte degli armatori;


i marittimi extracomunitari non avendo frequentato i previsti corsi, previsti dalla legge, per la sicurezza fanno si che la stessa, venga meno sulla nave, tutto ciò causa continui incidenti bordo che vengono regolarmente occultati;


altro grave rischio per la sicurezza, è la diversità di lingue che si parla a bordo, che rende impossibile comunicare, proprio come è successo sulla Concordia;


dal 1998, con la legge 30, l'Italia concede agli armatori una serie di agevolazioni che spaziano dalla deduzione d'imposta all'esonero dal versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali, agevolazioni che hanno portato, sempre secondo l'IFT, nelle casse degli armatori utili netti per circa 30 milioni di euro;


le agevolazioni, però, vengono concesse a patto che vengano rispettati alcuni requisiti così indicati:

«le navi iscritte al Registro di cui all'articolo 1 del presente decreto provenienti dalle matricole e da registri di cui agli articoli 146 e 148 del codice della navigazione, alla data del 1o gennaio 1988, ovvero quelle ad essere assimilate per accordo con le parti sociali, saranno interamente armate con equipaggi avente requisiti di nazionalità di cui al comma 1 dell'articolo 318 dei codice della navigazione. Tali navi imbarcheranno almeno un allievo ufficiale di coperta ed un allievo ufficiale di macchina;

le navi iscritte al Registro di cui all'articolo 1 del presente decreto, provenienti dai registri esteri e già locate a scafo nudo ai sensi degli articoli 28 e 29 della legge 14 giugno 1989, n. 234 saranno armate con 6 membri di equipaggio avente requisiti di nazionalità di cui al comma 1 dell'articolo 318 del codice della navigazione. Tra essi dovranno obbligatoriamente esservi il Comandante, il primo Ufficiale di coperta, il Direttore di macchina e il primo ufficiale di macchina. I restanti tre componenti saranno ufficiali o sottufficiali ed almeno un allievo di macchina e uno di coperta»;


risulta, a quanto si apprende da alcune associazioni di settore, che questi requisiti non vengono rispettati a fronte della concessione, che avviene, delle agevolazioni;

se tutto ciò venisse confermato ci troveremmo di fronte, quanto meno, ad un mancato controllo da parte degli enti preposti a ciò -:

quali iniziative intendano mettere in atto per verificare se gli armatori ammessi ai benefìci delle agevolazioni di cui alla richiamata legge 30 del 1988 rispettino i parametri ed i requisiti identificati nella medesima legge;

chi controlli l'operato della Capitaneria di porto organo preposto al controllo del personale natante;


nel caso si riscontrassero anomalie, quali iniziative si intendano porre in essere affinché la situazione venga sanata del minor tempo possibile e quali sanzioni intendano applicare agli armatori inadempienti tenendo presente che tra i marittimi italiani la percentuale di disoccupazione a causa di questi esposti, sta raggiungendo delle percentuali preoccupanti pari al 70 per cento circa pur essendo un settore in continua crescita, visto che gli istituti nautici presenti in Italia sono 37 che ogni anno producono 1.700 allievi marittimi, quindi questo è la riprova che i giovani mostrano interesse verso questo settore e queste discipline, al contrario di quello che invece sostengono i sindacati, i quali sostengono e avallano la tesi che i giovani italiani non mostrano alcun interesse al settore. (4-18121)