ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18023

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 700 del 10/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: MAZZONI RICCARDO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 10/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 10/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18023
presentata da
RICCARDO MAZZONI
mercoledì 10 ottobre 2012, seduta n.700

MAZZONI. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

circa duecentomila pensionati, per lo più nella fascia di reddito più bassa, dovranno restituire la quattordicesima incassata «in via provvisoria» nel luglio 2009 si tratta di cifre che a leggere le tabelle dell'Inps vanno da un minimo di 336 ad un massimo di 504 euro a seconda degli anni di contribuzione e che più o meno corrispondono ad un'intera mensilità della loro attuale pensione;

in Toscana sono interessati migliaia di pensionati, anche se è risultato impossibile fare una divisione a livello provinciale, in quanto i dati non sono scorporabili;

gli interessati sono sia ex lavoratori autonomi o dipendenti che nel 2009 avevano compiuto i 64 anni di età con un reddito massimo personale non superiore a 8.504,73 euro (nelle lettere spedite dall'Inps nel 2007 si specificava che dal computo del reddito personale erano da considerare esclusi quelli derivanti da assegni per nucleo familiare/assegni familiari e da indennità di accompagnamento; il reddito da casa di abitazione; il Tfr e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata);

la somma aggiuntiva è variata, perché calcolata in base all'anzianità contributiva del pensionato: se pensionato da lavoro dipendente:

a) fino a 15 anni di anzianità contributiva, la somma aggiuntiva è pari a 262 euro;

b) da 15 a 25 anni di anzianità contributiva, la somma aggiuntiva è pari complessivamente a 327 euro;

c) se l'anzianità contributiva è superiore a 25 anni, la somma complessiva aggiuntiva è pari a 392 euro;

se pensionato da lavoro autonomo:

a) fino a 18 anni di anzianità contributiva, la somma aggiuntiva è pari complessivamente a 262 euro;

b) da 18 a 28 anni di anzianità contributiva, la somma aggiuntiva è pari complessivamente a 327 euro;

c) se l'anzianità contributiva è superiore a 28 anni, la somma complessiva aggiuntiva è pari a 392 euro;

l'Inps ha specificato che nel caso in cui il reddito personale del pensionato sia di poco superiore al limite stabilito, «la somma aggiuntiva sarà proporzionalmente ridotta. Per esempio, se il reddito è di 8600 euro, con un'anzianità contributiva fino a 15 anni, la somma aggiuntiva sarà pari a 166,73 euro complessivi (8504,73 + 262,00 - 8600,00 euro»;

l'Inps ha spiegato che l'importo aggiuntivo non viene erogato sulle pensioni interessate da sostituzione dello Stato o rivalsa degli enti locali, sui trattamenti pensionistici ai lavoratori extracomunitari rimpatriati e sulle pensioni della ex Sporttass;

chi tre anni fa poteva richiederlo e lo ha fatto, ha però certificato un reddito più basso di quello che aveva in realtà, ma l'Inps se n'è accorto solo quando dall'Agenzia delle entrate sono cominciate ad arrivare le dichiarazioni del modello Unico 2011 relative ai redditi 2010;

a quel punto sono stati scoperti conteggi del reddito errati o incompleti;

è bastato avere un'entrata in più, anche minima, come un contratto di collaborazione, una rendita catastale, un acquisto non dichiarato, per superare la soglia degli aventi diritto;

per tutti vale la buona fede, quindi non ci saranno altri accertamenti fiscali. Ma quei soldi dovranno essere restituiti;

applicare trattenute su pensioni già così basse può provocare problemi sociali e di sopravvivenza per i pensionati inconsapevolmente coinvolti -:

se non si ritenga necessario assumere iniziative per;

a) provvedere all'innalzamento dei limiti reddituali massimi entro i quali beneficiare della quattordicesima, considerati i tassi inflazione intervenuti dal 2008 e del contesto socio-economico estremamente negativo di questi anni, ampliandone progressivamente la platea;

b) rivedere le modalità di controllo, affinché situazioni del genere non abbiano più a verificarsi;

c) distinguere le diverse situazioni: ossia chi ha presentato una dichiarazione inesatta per poche decine di euro e chi, invece, ha omesso importi considerevoli del proprio reddito;

d) provvedere alla restituzione delle somme indebitamente erogate attraverso una procedura di ampio dilazionamento dei tempi, ben oltre i dodici mesi previsti dall'INPS, che consenta di non incidere in maniera eccessivamente onerosa nei confronti dei pensionati, eventualmente ipotizzando un'esenzione totale o parziale per coloro che hanno commesso errori dell'ordine di poche decine di euro. (4-18023)