ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17990

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 698 del 08/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 08/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA SALUTE 08/10/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 12/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17990
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
lunedì 8 ottobre 2012, seduta n.698

DI PIETRO. -
Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

nell'immediata periferia sud della zona urbana del comune di Vercelli, su un'area di circa 68.000 metri quadrati, sono ubicati gli impianti e i servizi di Atena spa e l'inceneritore dei rifiuti urbani dello stesso comune;

il termovalorizzatore di Vercelli, di proprietà di Atena spa fornisce il proprio servizio a un bacino formato da circa 180.000 persone, con una potenzialità di incenerimento annuo di circa 72.000 ton ed è gestito, per quanto concerne le strutture e lo svolgimento delle attività manutenzione, da circa 44 dipendenti;

i problemi ambientali e sanitari che sta procurando l'inceneritore in questione lo fa senza dubbio apparire come una piccola «Ilva» di Vercelli: infatti, le falde di prima fascia sotto l'inceneritore (usate in agricoltura) e i canali attorno all'inceneritore (anch'essi utilizzati in agricoltura) sono inquinati da diossina e metalli pesanti;

nel 2004 la società Atena, proprietaria del sito e dell'impianto, ha affidato ad Akron spa il progetto preliminare relativo alla bonifica dell'area in premessa effettuato secondo i criteri di cui al decreto ministeriale 25 ottobre 1999, n. 471, così come previsto dall'articolo 17 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e successive modificazioni;

le analisi dell'area ha messo in evidenza come nel sito siano presenti scorie in grande quantità già a livello di calpestio, mentre interrati e misti a terreno vi sono rifiuti con rilevanti concentrazioni di metalli pesanti (piombo, zinco, rame, cadmio,...), nonché diossine in misura superiore ai limiti previsti per i siti industriali di cui al sopra citato decreto ministeriale, allegato 1, tabella 1, colonna B; tali analisi evidenziano la presenza di derivati da combustione di idrocarburi di 350 volte superiori ai limiti stabiliti dalla legge per le aree industriali mentre quelli che sono in superficie, invece, sono respirati ogni giorno dai lavoratori. I fumi emessi in atmosfera sono al di fuori dei limiti e una catena di incidenti ha già creato gravi danni all'ambiente e alla salute;

relativamente all'attività di tale inceneritore è stato anche presentato un esposto alla procura della Repubblica di Vercelli;

nel frattempo un altro procedimento penale per le falsità commesse nelle autocertificazioni delle emissioni registrate dal sistema di monitoraggio dell'inceneritore (SME) sino al 2008 è giunto alla fase dibattimentale;

è evidente che vi siano state gravi responsabilità politiche, su questa vicenda soprattutto per quanto riguarda l'operato di due giunte provinciali per la concessione dell'AIA (autorizzazione integrata ambientale) che dovrebbe essere revocata poiché tra la documentazione a supporto potrebbe esserci quella risultata falsa -:

di quali informazioni disponga con riferimento a quanto esposto in premessa;

se non ritenga di voler avviare un'attività di monitoraggio dell'area interessata che ad avviso dell'interrogante è una sorta di piccola Ilva.(4-17990)