ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17985

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 698 del 08/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI BIAGIO ALDO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 08/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCANDEREBECH DEODATO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 08/10/2012
GALLI DANIELE FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 08/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 08/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17985
presentata da
ALDO DI BIAGIO
lunedì 8 ottobre 2012, seduta n.698

DI BIAGIO, SCANDEREBECH e GALLI. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

attualmente il comparto vitivinicolo, fiore all'occhiello del made in Italy e settore di indiscussa e consolidata tradizione oltre che di grande prestigio a livello internazionale, è gravato da forti criticità che rischiano di pregiudicare in maniera definitiva la sopravvivenza del settore;

le suddette criticità, che si registrano nel settore in tutte le principali regioni produttrici, dal Piemonte alla Sicilia, sottolineano la necessità di elaborare un piano urgente di interventi a sostegno dei produttori vitivinicoli italiani;

la struttura stessa del comparto è stata condizionata dalle dinamiche di liberalizzazione del mercato agricolo mondiale: l'affluenza di prodotti - provenienti in particolare da alcune regioni estere - con qualità inferiore rispetto ai prodotti tradizionali italiani, ha determinato un crollo dei prezzi di mercato delle materie prime e del prodotto finito in virtù del surplus di produzione, con la conseguente difficoltà, per le piccole aziende del settore, di coprire le spese;

un'elevata percentuale delle aziende vitivinicole italiane chiude da anni i bilanci in rosso, costretta a vendere, o meglio a svendere i propri prodotti a prezzi risibili: si pensi che solo in Piemonte, dove sono operative centinaia di aziende per una superficie vitata di 45.560 ettari, il vino «Barbera» viene svenduto al costo 30 centesimi al litro, un prezzo inferiore a quello dell'acqua minerale;

la crisi del settore assume lineamenti preoccupanti sia sul versante della tutela del patrimonio produttivo nazionale, sia sul versante socio-economico: al disagio sociale determinato dalle difficili condizioni reddituali in cui versano moltissimi viticoltori e alla crescita dell'età media dei lavoratori del settore (attualmente 60 anni), fa da contraltare il progressivo e crescente abbandono dei vigneti da parte delle giovani leve che dovrebbero garantire il mantenimento del settore, profilando scenari di una totale mancanza di addetti al settore nell'immediato futuro;

l'impossibilità di coprire le spese, anche a fronte delle risorse erogate a diversi livelli, in sede nazionale ed europea, evidenzia la necessità di una rimodulazione e ripianificazione delle stesse anche nell'ottica di un consistente intervento strutturale del comparto;

gli interventi auspicabili, nella suindicata prospettiva, dovrebbero attuare misure di semplificazione fiscale e amministrativa - anche in relazione all'accesso al credito per le piccole aziende - oltre che di tutela delle aree a tradizione vitivinicola, attraverso incentivi specifici orientati al mantenimento di elevati standard qualitativi per la materia prima ed il prodotto finale;

sul piano fiscale sarebbe altresì auspicabile la predisposizione di un meccanismo di compensazione che, attraverso opportuni sgravi fiscali alle grandi aziende, incentivi l'acquisto e la commercializzazione di prodotti o derivati vitivinicoli - vini, liquori e distillati a base di succo d'uva, ma anche mosti e altri prodotti - dalle piccole aziende territoriali o analoghe misure che consentano la definizione di un prezzo equo minimo garantito, tutelando l'accesso delle piccole aziende al mercato -:

quali iniziative si intendano predisporre, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di porre rimedio alle criticità evidenziate in premessa e consentire un rilancio del comparto a tutela della forte vocazione vitivinicola del nostro Paese;

se non ritengano opportuno valutare l'assunzione di iniziative finalizzate alla predisposizione di un piano di defiscalizzazione del settore citato in premessa che, incentivando il legame tra grandi aziende e piccoli produttori locali, dia respiro all'intero comparto.(4-17985)