REALACCI e SARUBBI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro per gli affari europei.
- Per sapere - premesso che:
numerosi articoli apparsi sulla stampa nazionale e internazionale, blog di informazione, notiziari online riportano la notizia della probabile chiusura del programma Erasmus prevista per il 2013. Il programma Erasmus ha finito i soldi ed è altissimo il rischio che la Commissione europea non arrivi a liquidare una parte delle borse di studio già previste per il periodo settembre-dicembre 2012;
l'allarme è stato lanciato dal francese Alain Lamassoure, presidente della Commissione bilancio del Parlamento europeo, commentando le criticità di bilancio del fondo sociale europeo: capitolo a cui afferisce il sopraccitato programma comunitario di scambio tra universitari;
ad oggi il budget del fondo sociale europeo è stato tagliato dagli Stati dell'unione per un totale di 4 miliardi di euro. La ricaduta per i singoli Stati sarà molto grave perché i progetti non finanziati corrisponderanno rispettivamente a 900 milioni di euro per la Spagna, 600 milioni di euro per Italia e la Grecia, 400 milioni di euro per la Francia e 150 milioni di euro per il Regno unito;
il progetto Erasmus, acronimo di European region action scheme for the mobility of university students, nasce nel 1987 per opera dell'allora Comunità europea e sancisce la possibilità di uno studente universitario europeo di effettuare in una università straniera un periodo di studio legalmente riconosciuto dalla propria università. Il nome del programma deriva dall'umanista e teologo olandese Erasmo da Rotterdam che viaggiò diversi anni in tutta Europa per comprenderne le differenti culture;
il progetto, che proprio nel 2012 festeggia il suo 25
o anno di vita, fu in effetti creato per educare le future generazioni di cittadini all'idea di appartenenza a quella che sarà poi chiamata Unione europea e all'interscambio culturale tra studenti provenienti da altri Paesi, favorendo allo stesso tempo anche l'apprendimento di una o più lingue diversa da quella madre. Fu l'allora associazione studentesca Egee, oggi Aegee, fondata da Franck Biancheri (oggi presidente del movimento trans-europeo Newropeans) a convincere nel 1986-87 il presidente francese François Mitterrand ad appoggiare Erasmus. Dalla sua creazione si è così giunti a mobilitare all'interno dell'Unione europea più di 2,2 milioni di studenti e si è permesso ai giovani europei di studiare in 33 Paesi, tra cui anche Stati non membri dell'Unione, come Islanda, Svizzera, Liechtenstein e Turchia -:
quali iniziative urgenti intendano mettere in campo i Ministri interrogati per garantire una adeguata partecipazione economica dell'Italia al fondo sociale europeo, ed in particolare assicurare, di concerto con gli altri partner comunitari, i fondi necessari al capitolo del bilancio inerente al progetto Erasmus, che tanto successo ha avuto in questi anni per gli studenti stranieri che vengono ospitati nelle università italiane e per gli studenti italiani in tutta Europa;
se il Ministro per gli affari europei intenda rappresentare agli altri Stati membri la necessità di confermare i finanziamenti necessari a mantenere in vita per il futuro il programma Erasmus, che è uno forse dei meglio riusciti programmi di cooperazione scientifica dell'Unione.
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