ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17919

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 695 del 02/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: EVANGELISTI FABIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 02/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 02/10/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 05/10/2012
Stato iter:
06/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/12/2012
DASSU' MARTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/12/2012

CONCLUSO IL 06/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17919
presentata da
FABIO EVANGELISTI
martedì 2 ottobre 2012, seduta n.695

EVANGELISTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:

il 12 agosto 1944 si consumò a Stazzema l'efferato eccidio nazista nel quale rimasero uccise 560 persone, tutte civili;

è di questi giorni la notizia che per la procura di Stoccarda tale eccidio non è documentato da prove sufficienti a determinare responsabilità per i 17 accusati che ancora sono in vita in quanto la semplice appartenenza a un'unità delle Waffen-SS non appare sufficiente a determinare la colpa di un singolo;

Gerhard Sommer, uno degli accusati e ora novantunenne, fu condannato nel 2005 all'ergastolo insieme a altri otto imputati con sentenza emessa dal tribunale militare di La Spezia ma le autorità tedesche hanno sempre negato l'estradizione;

si tratta di una decisione scandalosa che offende la memoria delle 560 vittime e addolora chiunque ancora creda giusto e doveroso cercare verità e giustizia per gli anni bui della seconda guerra mondiale;

la ricerca della verità e l'attribuzione delle responsabilità rappresentano, infatti, ancora oggi un dovere nei confronti delle vittime e dei superstiti e un atto doveroso per non macchiare assolutamente la memoria di una delle stragi più atroci ed efferate di quegli ultimi anni di guerra -:

se non ritenga il Governo di attivarsi formalmente presso le autorità tedesche per rappresentare il forte interesse dell'Italia a che venga portato avanti il procedimento a carico dei responsabili di questa efferata strage di civili. (4-17919)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 6 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 730
All'Interrogazione 4-17919 presentata da
FABIO EVANGELISTI

Risposta. - Già all'indomani della decisione della procura di Stoccarda, il Ministero degli affari esteri, attraverso l'ambasciata d'Italia in Berlino, si è attivato per acquisire il testo completo dell'ordinanza e verificare i possibili seguiti.

Al riguardo, è stato possibile appurare che i nominativi per i quali la procura di Stoccarda aveva aperto l'inchiesta erano fra quelli che, in relazione alla strage di Stazzema, l'interpol di Roma aveva segnalato nel 1996 all'«ufficio centrale per l'accertamento dei crimini nazisti» di Ludwigsburg.
Anche a seguito di un rapporto presentato nel 2001 dallo storico Carlo Gentile (membro della commissione storica italo-tedesca istituita nel 2008), nel 2002, su denuncia del suddetto ufficio di Ludwigsburg, la procura di Stoccarda aveva avviato la sua inchiesta, durata dieci anni e condotta anche in contatto con la procura Militare di La Spezia, che aveva istruito il processo in Italia.
Già nel 2003, la procura di Stoccarda aveva accertato l'intervenuta morte, con conseguente estinzione della responsabilità penale, di otto dei diciassette indagati; un nono indagato era deceduto successivamente, per cui gli imputati ancora in vita erano ridotti a otto.
Avverso l'ordinanza della procura di Stoccarda oggetto dell'interrogazione è ammesso ricorso presso il procuratore capo, nei termini di due settimane dalla notifica. Legittimati all'azione sono i familiari delle vittime. In effetti, stando a quanto appreso, un ricorso avverso il provvedimento di archiviazione è stato presentato da parte dei legali che rappresentano i parenti delle vittime. Si prevede che difficilmente l'esame del ricorso potrà concludersi prima del gennaio 2013.
Con l'occasione, si tiene peraltro a ricordare l'azione svolta sul piano politico- diplomatico su impulso del Ministro Terzi fin dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione della procura di Stoccarda.
All'indomani della decisione, il 2 ottobre 2012, in un incontro alla Farnesina con il Ministro federale per gli affari europei, Michael Georg Link, il segretario generale del Ministero degli affari esteri ha richiamato la decisione della procura di Stoccarda, rilevando come, pur nel rispetto dell'indipendenza della magistratura tedesca, non sia possibile ignorare che tale decisione costituisce per tutti gli italiani, non solo per i sopravvissuti e i familiari delle vittime, motivo di profondo sconcerto e rinnovata sofferenza.
In tale contesto, il segretario generale ha altresì rilevato l'evidente contrasto tra gli effetti dirompenti e laceranti della decisione della procura di Stoccarda e l'impegno intrapreso da Italia e Germania con la istituzione, in occasione del vertice bilaterale del 2008, di una commissione di storici italiani e tedeschi, con il mandato di un «approfondimento comune sul passato di guerra italo-tedesco e in particolare sugli internati militari italiani, come contributo alla costruzione di una comune cultura della memoria».

Tali argomenti sono stati successivamente ribaditi dallo stesso Ministro Terzi in un contatto telefonico con il Ministro degli affari esteri tedesco Guido Westerwelle.
Nell'esprimere comprensione per i sentimenti dell'opinione pubblica italiana, tanto il Ministro Westerwelle quanto il Ministro tedesco per gli affari europei Link hanno confermato l'impegno del governo tedesco per la costruzione di una comune cultura della memoria, essendo la memoria e la conoscenza delle tragedie del passato essenziali per la salvaguardia degli ideali di libertà, democrazia e solidarietà che sono alla base della costruzione europea. Seguendo tale linea di pensiero, il Ministro Link ha in particolare sottolineato, in dichiarazioni rilasciate ai mezzi di informazione, l'impegno della Germania a fare «tutto il possibile, affinché i crimini commessi non possano venire dimenticati», assicurando altresì che «il Governo Federale continuerà ad assumersi la responsabilità storica dei crimini commessi per mano dei tedeschi» e che «la legge non può rendere come non accaduto quanto è accaduto».
In questo spirito, i due Ministeri degli affari esteri stanno lavorando alla organizzazione della presentazione del «rapporto» finale della già citata commissione di storici, prevista a Roma nelle prossime settimane. Italia e Germania stanno proseguendo al contempo il dialogo sui seguiti della sentenza del 3 febbraio 2012 con cui la Corte internazionale di giustizia, pur condannando l'Italia per aver violato l'immunità giurisdizionale della Germania, ha indicato che le richieste di alcune categorie di vittime italiane del nazismo (in particolare ex-internati militari italiani e vittime delle stragi) potrebbero essere «oggetto di ulteriore negoziato» tra gli stessi due Paesi «al fine di risolvere la questione».


Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Marta Dassù.