BARBATO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
la stazione ferroviaria di Pompei (Napoli) pur dotata di un ascensore, risulta fuori uso, rendendo difficile ai diversamente abili la deambulazione fino ai binari di arrivo e partenza dei treni;
persone portatrici di handicap o anziani, donne in stato di attesa o mamme con carrozzina, laddove intendano portarsi ai binari possono farlo esclusivamente con l'ausilio di accompagnatori;
ciò in violazione della vigente normativa in materia di accesso, transito, passaggio di persone con disabilità (legge n. 104 del 1992, articolo 7 decreto del Presidente della Repubblica 7 gennaio 1956, n. 164, legge 9 gennaio 1989, n. 13, e successive modificazioni, sono eseguite in conformità alle disposizioni di cui alla legge 30 marzo 1971, n. 118, e successive modificazioni, al regolamento approvato con decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1978, n. 384, alla citata legge n. 13 del 1989, e successive modificazioni, e al citato decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236. 2. Per gli edifici pubblici e privati aperti al pubblico soggetti ai vincoli di cui alle leggi 1
o giugno 1939, n. 1089, e successive modificazioni, e 29 giugno 1939, n. 1497, e successive modificazioni) -:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti;
considerata la vocazione turistica della città di Pompei notoriamente conosciuta per la presenza del santuario della Beata Vergine Maria che richiama pellegrini da tutto il mondo nonché i famosi scavi risalenti al 79 d. C. che attirano milioni di turisti se non intendano acquisire informazioni presso le Ferrovie dello Stato e Trenitalia affinché le citate barriere architettoniche siano rimosse mediante ripristino dell'ascensore di servizio, presente ma non funzionante. (4-17866)