REGUZZONI e MONTAGNOLI. -
Al Ministro per gli affari europei, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
la produzione vitivinicola ha avuto una stagione particolarmente infelice, anche a livello europeo;
il problema è particolarmente pesante per i Paesi mediterranei, storici produttori di vino. In Italia, si prevede così un calo del 9 per cento rispetto al 2011. In Spagna, la discesa arriverà a meno 8,6 per cento. Situazione peggiore in Francia, dove il calo rispetto a 365 sarà del 14 per cento. Tale andamento si riscontra nell'Unione europea: solo 147,9 milioni di ettolitri, -10 per cento;
le meccaniche della natura si legano a quelle dell'economia: dopo anni di decrescita, aumenta così il consumo di vino, anche se la scarsità di materia prima spinge i produttori ad aumentare i prezzi per compensare. In Italia, ad esempio, il prezzo medio di vendita è già aumentato del 7 per cento, ed i consumi familiari sono calati del 1,8 per cento;
a fronte delle difficoltà dei produttori europei, Russia e Cina hanno tassi di crescita molto elevati -:
se e quali iniziative l'Unione europea abbia intrapreso o intenda intraprendere al fine di far fronte alle conseguenze economiche dei dati suesposti;
se e quali iniziative l'Unione europea abbia intrapreso o intenda intraprendere al fine di impedire un forte danno ai produttori italiani a favore della concorrenza extra-europea;
se non si ritenga opportuno assumere iniziative per l'introduzione di dazi temporanei o misure di contenimento dell'import. (4-17856)