MANCUSO, BARANI, CROLLA, DE LUCA e GIRLANDA. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
durante i mesi di aprile e maggio 2009 numerose scosse di terremoto hanno squassato il territorio abruzzese;
il bilancio definitivo è stato di 308 vittime, oltre 1500 feriti e oltre 10 miliardi di euro di danni stimati;
durante i mesi di maggio, giugno e luglio 2012 numerosi eventi sismici hanno coinvolto il territorio dell'Emilia Romagna e della Lombardia;
le vittime sono state una trentina, i danni economici ingentissimi, in particolare gravanti sull'industria casearia e acetiera;
il decreto ministeriale 1
o giugno 2012, all'articolo 1, comma 2, ha previsto la sospensiva dei termini scadenti tra il 20 maggio 2012 e il 30 settembre 2012 nei confronti dei soggetti, anche in qualità di sostituti d'imposta diversi dalle persone fisiche, aventi la sede legale o la sede operativa nel territorio dei comuni terremotati individuati;
oggi, la circolare n. 116/12 dell'INPS prevede che i datori di lavoro dell'Abruzzo interessati dal sisma possano restituire i contributi non versati, ridotti del 40 per cento, in 120 rate uguali mensili a partire da gennaio 2012;
entro il 16 dicembre 2012 andranno pagate senza interessi e sanzioni le rate scadute;
non viene prevista la stessa possibilità per i territori emiliani;
in Emilia e nel mantovano vi sono ancora aziende e studi professionali con evidenti problemi di operatività e che attualmente lavorano in capannoni o tende improvvisate e che non possono rispondere tempestivamente a questi adempimenti imprevisti -:
se il Governo intenda assumere iniziative affinché l'INPS chiarisca le motivazioni dell'evidente disparità di trattamento delle due zone terremotate;
se il Governo intenda assumere iniziative affinché l'INPS integri il proprio intervento, prevedendo la rateizzazione anche per l'Emilia e il mantovano.
(4-17830)