ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17819

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 692 del 26/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: EVANGELISTI FABIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 26/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI 26/09/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E L'INTEGRAZIONE delegato in data 26/10/2012
Stato iter:
18/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/12/2012
RICCARDI ANDREA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E INTEGRAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 18/12/2012

CONCLUSO IL 18/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17819
presentata da
FABIO EVANGELISTI
mercoledì 26 settembre 2012, seduta n.692

EVANGELISTI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

l'Ai.Bi. associazione Amici dei Bambini, è un'organizzazione umanitaria, costituita nel 1986 da un movimento di famiglie adottive e affidatarie, che opera in Italia e in altri 25 Paesi per tutelare il diritto di ogni bambino ad avere una famiglia;

tale associazione realizza interventi volti a: supportare famiglie in difficoltà e bambini a rischio di abbandono; gestire case famiglia e programmi di affido; portare a compimento reinserimento di minori nella famiglia di origine; adozioni nazionali (all'estero) e internazionali; accompagnare l'inserimento degli adolescenti fuori famiglia nella società;

nel 2009, i signori Grigatti di Buggiano (PT) hanno iniziato la procedura per l'adozione internazionale e, dopo numerose peripezie e lungaggini burocratiche, nel novembre 2011 l'Ai.Bi. comunica loro l'abbinamento con un bambina in Sri Lanka di 9 mesi;

al momento di partire e raggiungere questo Paese per completare la pratica di adozione, è accaduto un non meglio identificato episodio che ha visto coinvolta una suora cattolica, direttrice proprio dell'orfanotrofio dove la bimba in questione si trovava;

la suora, anche arrestata, è stata poi scagionata poche settimane dopo con tanto di scuse ufficiali da parte del Governo e del Primo Ministro ma nel frattempo erano state sospese tutte le procedure adottive, compresi gli abbinamenti che erano stato già formalizzati;

da quel momento in poi la famiglia Grigatti si è trovata di fronte al classico «muro di gomma» non riesce ad avere informazioni e l'ente comunica loro che non possono fare altro che «attendere con speranza»;

le autorità dello Sri Lanka hanno più volte asserito di non aver bloccato le adozioni internazionali e comunicato alla famiglia che tutto è pronto ma nei fatti si resta fermi a quel 24 novembre 2011 mentre la bimba cresce in un orfanotrofio;

nella stessa situazione si trovano numerose altre coppie in tutta Italia, tutte con lo stesso problema senza che le autorità ne siano a conoscenza -:

se sia a conoscenza della problematica di cui alla premessa e della vicenda citata in particolare;

di quali informazioni disponga relativamente alle procedure adottive avviate da tante famiglie italiane e non concluse;

quali siano gli accordi bilaterali vigenti, nella fattispecie con lo Sri Lanka, e se vi siano particolari procedure ostative in caso di adozione. (4-17819)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 18 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 735
All'Interrogazione 4-17819 presentata da
FABIO EVANGELISTI

Risposta. - Con l'interrogazione in esame l'interrogante richiama l'attenzione del Governo in merito ad alcune questioni concernenti le adozioni internazionali.
L'interrogante, in particolare, prendendo spunto dalle problematiche riguardanti la definizione di una procedura di adozione internazionale nello Sri Lanka, seguita nel 2011 dall'ente Amici dei bambini (Ai.Bi.), sottolinea le difficoltà che si trovano ad affrontare numerose coppie che intendono adottare un bambino in tale Paese.
Al riguardo, posso assicurare che il Governo è a conoscenza della vicenda specificamente segnalata e, più in generale, della difficoltà delle procedure per le adozioni internazionali di bambini provenienti dallo Sri Lanka.
In proposito mi pare importante sottolineare che, per quanto concerne la materia delle adozioni, la normativa dello Sri Lanka prevede una competenza ripartita fra organismi a livello locale e centrale.
In particolare, vi sono le commissioni provinciali le quali sono competenti, in prima battuta, per l'individuazione dei minori da destinare a coppie srilankesi, mentre l'autorità nazionale (department of probation and child care services) ha competenza per le residuali assegnazioni alle coppie straniere.
Le commissioni provinciali forniscono, quindi, all'autorità nazionale l'elenco dei minori che non sono stati adottati da famiglie srilankesi e che sono pertanto a disposizione delle coppie straniere.
Secondo i dati in possesso della commissione per le adozioni internazionali, autorità centrale per la Convenzione de L'Aja del 29 maggio 1993, nel periodo dal 2001 al 2007, si è registrata una media annuale di 6 adozioni di minori srilankesi da parte di coppie italiane.
Nel successivo quadriennio, vi è stato un incremento dei procedimenti adottivi (12 nel 2008, 14 nel 2009, 17 nel 2010 e 18 nel 2011), fino alla sospensione degli iter d'adozione internazionale, stabilita dalle autorità locali a seguito di un presunto fenomeno di compravendita di minori.
La sospensione delle procedure adottive, richiamata anche dall'interrogante, risale al novembre 2011. In quel periodo, infatti, le autorità srilankesi (National child protection authority) decisero di intervenire nei confronti dell'orfanotrofio Prem Nivasa di Moratuwa (20 chilometri a sud di Colombo), gestito dalle suore missionarie della città di Madre Teresa di Calcutta, che era stato accusato di favorire la compravendita di minori a favore di coppie straniere.
Nell'arco di poche settimane, le accuse all'istituto si rivelarono infondate e il provvedimento sospensivo fu revocato. Tuttavia, a partire da tale episodio, anche per effetto dell'incremento del livello di benessere socio-economico che rende sempre più concreta la possibilità di procedere alle adozioni nazionali, le dinamiche interne in tale settore sono in evoluzione, con conseguente limitazione della possibilità di adozione internazionale.
Dalla documentazione trasmessa dagli uffici, risulta che da gennaio 2012 ad oggi sono state autorizzate 2 adozioni di minori srilankesi a favore di una coppia italiana. Al momento, sono disponibili solamente 4 o 5 minori per le adozioni internazionali, a fronte di un contingente massimo per il 2012, stabilito in Gazzetta Ufficiale, di 75 bambini. Inoltre, sono circa 400 le famiglie straniere in lista di attesa, nonostante il ridotto numero di minori adottabili.
Come riferito dagli uffici, le autorità srilankesi seguono - come prassi non scritta - un ordine di priorità per cui un bambino da adottare viene prima proposto a famiglie srilankesi, poi a genitori di cui almeno uno abbia la doppia cittadinanza (srilankese e straniera), successivamente a cittadini stranieri precedentemente srilankesi e, infine e solo in subordine, alle coppie straniere.
L'attuale politica srilankese in materia è quella di invitare le nuove coppie straniere interessate ad un'adozione in Sri Lanka, a ponderare attentamente le difficoltà presenti ed a considerare eventualmente ipotesi alternative.
Sono consapevole della delicata situazione in cui si vengono a trovare molte coppie italiane, che intendono adottare un bambino nello Sri Lanka, situazione in merito alla quale è stata richiamata l'attenzione del Governo da parte dell'interrogante.
Sebbene non vi siano accordi bilaterali vigenti con lo Sri Lanka, posso comunque assicurare che il Ministero degli affari esteri, tramite la nostra ambasciata a Colombo e in stretto raccordo con la competente Commissione per le adozioni internazionali, segue con estrema attenzione la situazione delle adozioni internazionali nello Sri Lanka, nell'interesse dei minori e delle coppie adottanti.

Il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione: Andrea Riccardi.