ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17759

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 690 del 24/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: ROSATO ETTORE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 24/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17759
presentata da
ETTORE ROSATO
lunedì 24 settembre 2012, seduta n.690

ROSATO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

il 29 febbraio 2012 a Trieste l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, ha incontrato i rappresentanti del comune di Trieste, Roberto Cosolini, della provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, della regione, Riccardo Riccardi, e dell'autorità portuale, Marina Monassi, per affrontare la questione della intensificazione dei collegamenti ferroviari con il porto di Trieste e il potenziamento delle infrastrutture tra il porto e il canale navigabile;

nei giorni scorsi, facendo seguito a quel vertice, Ferrovie dello Stato ha inviato alle quattro istituzioni, una missiva nella quale si presenta una bozza di protocollo d'intesa, che coinvolge anche Rfi, sulle strutture e opere da cantierare nell'area portuale;

la bozza presuppone lo stanziamento da parte del gruppo ferroviario di 45,2 milioni di euro per le opere che sono necessarie nell'area ferroviaria di Campo Marzio oggi trasformata in terminal intermodale al servizio dei moli V, VI e VII;

dall'offerta dell'amministratore delegato del gruppo ferroviario si evincerebbe che l'autorità portuale, successivamente all'incontro sopra richiamato, avrebbe avanzato a Ferrovie dello Stato una richiesta d'uso per una striscia di proprietà di quest'ultima, che non può servire ad attività portuale;

quest'area ferroviaria, che è situata tra la stazione ferroviaria e il confine doganale con il porto vecchio, si trova al di fuori del sedime portuale e non può servire all'autorità per finalità portuali;

il porto vecchio è ormai quasi completamente privo di adeguate strutture e attrezzature adibite a queste attività, in quanto le operazioni oramai si svolgono esclusivamente nel porto nuovo, dove, infatti, sono previsti gli interventi di Rfi e Ferrovie dello Stato concordati con tutti gli enti locali. Anche le strategie indicate dal progetto di piano regolatore urbano e dallo stesso piano industriale collocano in altri siti lo sviluppo e l'espansione dello scalo triestino e dei suoi terminali;

la richiesta avanzata dall'autorità, di cui non sono chiare le motivazioni, rischia di ritardare il recupero del porto vecchio che la città di Trieste sta tentando, non senza numerose pressioni in senso contrario. Per il porto vecchio, la città sta valutando una sua nuova valorizzazione a finalità economiche, turistiche, scientifiche e culturali;

come evidenziato in una precedente interrogazione parlamentare alla presidenza del Consiglio dei ministri (4-17691), sul porto vecchio si concentrano nuove opportunità di sviluppo che presuppongono lo spostamento del punto franco, ad opera dell'autorità prefettizia, e la prosecuzione dei progetti di integrazione nella realtà urbana;

il progressivo insediamento nell'area di porto vecchio di nuove funzioni, servizi e attività rappresenta un'occasione irrinunciabile di investimenti e un motore di occupazione, che può essere valorizzato solo attraverso la restituzione alla città dell'area e l'eliminazione degli ostacoli che attualmente ne vincolano lo sviluppo;

la proposta di investimento avanzata dalla presidenza dell'autorità portuale non appare, quindi, coincidente con le nuove prospettive di sviluppo della città, e non è utile allo sviluppo, quello sì necessario, del porto nuovo;

proposta che, difatti, è stata avanzata dalla presidenza dell'Autorità portuale senza un previo consulto del comitato portuale dove siedono importanti attori istituzionali ed economici del territorio -:

se al Ministro risulti che l'autorità portuale di Trieste abbia chiesto alle Ferrovie dello Stato l'uso dell'area di proprietà di quest'ultima, di cui in premessa e se questa richiesta sia coerente con i piani di sviluppo presentati al Ministero;

se al Ministro siano chiare le motivazioni addotte a supporto della richiesta di uso di suddetti spazi da parte dell'autorità portuale;

come ritenga, nell'esercizio delle sue funzioni, di intervenire con le autorità coinvolte per accelerare gli investimenti prospettati dal dottore Moretti e concordati con le autorità locali. (4-17759)