BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
una lunga serie di proroghe ha connotato la vicenda dell'entrata in uso del cosiddetto «nuovo redditometro» che prosegue. Dopo un anno di sperimentazione, esso non è ancora stato reso operativo, nonostante fosse prevista originariamente la sua utilizzabilità per l'anno 2011;
lo scorso anno il provvedimento è stato posticipato per tre volte nel breve volgere di quattro mesi, fissando il termine della raccolta al 31 dicembre;
alla fine del 2011, verificata l'impossibilità di utilizzo per motivi tecnici, si è proposta come nuovo termine di presentazione la data del giugno 2012, in concomitanza con la presentazione del modello Unico 2012. Purtroppo anche nel mese di giugno si è avuto un ennesimo slittamento del termine a causa di un meccanismo non perfettamente oliato che per il modo con cui è stato congegnato appare di difficoltosa utilizzabilità;
esistono ad oggi alcune simulazioni predisposte dalle associazioni di categoria in collaborazione con Sose e con l'Agenzia delle entrate, ma sono ritenute dai tecnici ancora troppo lontane dal poter fornire risultati attendibili;
il direttore dell'Agenzia delle entrate, Attilio Befera, nel corso di un'audizione, ha precisato che il ritardo è motivato dall'intenzione di rendere lo strumento del redditometro il più efficace possibile prima di presentarlo e renderlo effettivamente operativo. Le elaborazioni finora sono state condotte solo su un numero ridotto di gruppi omogenei, ed è questo uno dei problemi, poiché manca la sperimentazione di un campione rappresentativo della complessiva ed eterogenea categoria dei contribuenti;
lo strumento, quando perfezionato, funzionerà attraverso l'incrocio dei dati espressi dal contribuente e si andrà in cerca di eventuali incongruenze tra reddito dichiarato e spese effettuate. Per rendere più sensibile il sistema, sono stati previsti 11 tipi di nuclei familiari e più di cento voci di spesa, articolate in sette categorie: abitazione, mezzi di trasporto, contributi e assicurazioni, istruzione, attività sportive e ricreative e cura della persona, altre spese significative, investimenti immobiliari e mobiliari netti;
vi è però da risolvere l'ulteriore problema dell'asimmetria tra i dati che il contribuente inserirà del software e quelli che il fisco ha utilizzato per costruire lo strumento -:
di quali elementi disponga al riguardo e quali eventuali iniziative ulteriori intenda assumere. (4-17709)