ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17703

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 688 del 19/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI BIAGIO ALDO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 19/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURO LUIGI FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 19/09/2012
PAGLIA GIANFRANCO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 19/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 19/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17703
presentata da
ALDO DI BIAGIO
mercoledì 19 settembre 2012, seduta n.688

DI BIAGIO, MURO e PAGLIA. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

la Valle dell'Irno è una porzione di territorio della provincia di Salerno che comprende i comuni di Baronissi, Bracigliano, Calvanico, Fisciano, Mercato S. Severino e Pellezzano. Questa è percorsa da numerosi corsi d'acqua di piccola portata, tra cui il torrente Solofrana;

il torrente Solofrana si estende per circa 25 chilometri dalla sorgente fino alla confluenza con la Cavaiola e sottende un bacino di circa 260 chilometri quadrati. La Solofrana accoglie, in sinistra idraulica, il torrente Calvagnola (5 chilometri circa), proveniente dal gruppo dei monti compresi tra il Monte Caruso e il poggio di S. Michele, nonché il torrente Lavinaio (7,6 chilometri circa), che scende dai monti di Fisciano. In destra idraulica, invece, riceve le acque del Rio Laura (3,7 chilometri circa), proveniente dai versanti di Piano di Montoro, e del torrente Lavinaro (7 chilometri circa), che sorge dalla catena montuosa di Pizzo d'Alvano, nel comune di Bracigliano. Dopo aver attraversato al coperto tutto l'abitato di Mercato San Severino e il territorio del Comune di Castel San Giorgio, la Solofrana si immette nella gola di Codola, dove si biforca nel Torrente Casarsano (oggi praticamente scomparso) e nel Torrente dei Corvi, che poi si ricongiungono nei pressi della località il Campo di Nocera e si avviano uniti a confluire nella Cavaiola, nei pressi del quartiere militare di Nocera;

le sue sorgenti sono ormai quasi completamente esaurite, per cui, oggi, la Solofrana si è ridotta ad un torrente artificiale, alimentato dagli scarichi delle concerie di Solofra, da quelli provenienti dal polo industriale di Mercato S. Severino, Fisciano e Castel San Giorgio, e dai reflui urbani dei comuni che attraversa. Nel primo tratto, esso scorre in un alveo naturale caratterizzato da alte sponde in terra, poi, dalla località S. Pietro, in comune di Montoro Superiore, fino alla confluenza con la Cavaiola, è delimitato da muri spondali, che realizzano sezioni di deflusso estremamente variabili;

nonostante, infatti, lo sversamento di reflui conciari appare ridotto, non mancano esalazioni tipiche degli scarichi conciari e durante il periodo invernale le piogge contribuiscono all'innalzamento del livello dell'acqua fino alla fuoriuscita dagli argini. Questo fenomeno, ultimamente costante, causa alluvioni. L'azione di controllo esercitata dalle autorità appare tuttavia insufficiente;

una porzione del corso d'acqua che attraversa il centro di Mercato S. Severino è da molti anni coperta e richiede evidentemente una manutenzione e un risanamento costanti;

secondo le stime del registro tumori della provincia di Salerno, dopo l'analisi dei dati fra il 2000 e il 2005, l'incidenza e la mortalità per tumori nella zona della Valle dell'Irno risulta superiore alla media nazionale e alla media dell'intero territorio provinciale, in particolare per quanto concerne i melanomi, i tumori alle vie biliari, al polmone, alla vescica e all'encefalo -:

se i Ministri interrogati, per le rispettive competenze, siano a conoscenza della sopraccitata questione;

se il Ministro della salute non intenda monitorare gli effetti degli avvenuti sversamenti attraverso un'apposita indagine per il tramite dell'Istituto superiore di sanità.(4-17703)