ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17698

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 688 del 19/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: BACCINI MARIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 19/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 19/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17698
presentata da
MARIO BACCINI
mercoledì 19 settembre 2012, seduta n.688

BACCINI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

negli ultimi provvedimenti in materia di finanza pubblica il legislatore italiano e in particolare il Governo ha esteso le misure di contenimento dei costi tradizionalmente rivolti alle amministrazioni pubbliche anche alle amministrazioni inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'istituto nazionale di statistica ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196;

tra le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, sono state previste anche gli enti previdenziali privati e privatizzati di cui al decreto legislativo n. 509 del 1994 e n. 103 del 1996, aventi compiti di gestione della previdenza e di assistenza nei confronti dei professionisti;

gli enti previdenziali dei professionisti hanno natura di diritto privato, come più volte ribadito dalla giurisprudenza, e che i costi di funzionamento degli stessi gravano sui propri bilanci e quindi sono finanziati attraverso la contribuzione degli iscritti;

gli enti previdenziali privati e privatizzati di cui al decreto legislativo n. 509 del 1994 e n. 103 del 1996 sono tenuti a gestire la previdenza attraverso la valorizzazione dei contributi versati e del patrimonio con l'obiettivo di assicurare la sostenibilità delle gestioni previdenziali e l'adeguatezza delle prestazioni previdenziali;

i suddetti enti previdenziali per le loro funzioni sono tenute a strutturarsi con servizi interni o da acquisire sul mercato rivolti a raccogliere i contributi versati, assicurare la valorizzazione dei flussi, garantire la redditività dei patrimoni attraverso una gestione adeguata del rischio -:

se le disposizioni che prevedono misure di riduzione della spesa di funzionamento che richiamano anche le amministrazioni inserite nell'elenco Istat debbano trovare applicazione anche per gli enti previdenziali privati e privatizzati di cui al decreto legislativo n. 509 del 1994 e n. 103 del 1996, in considerazione della natura privata e delle specifiche funzioni;

se sia stato valutato l'impatto negativo delle misure contenute negli ultimi provvedimenti di riduzione della spesa sul funzionamento degli enti e quindi sullo svolgimento delle funzioni di primaria importanza tutelate dalla Costituzione, paradossalmente, proprio nella fase in cui si pone maggiore attenzione ai temi della qualità e redditività degli investimenti e al tema della gestione del rischio;

se anche gli enti previdenziali dei professionisti sono tenuti a versare annualmente ad apposito capitolo dell'entrata del bilancio dello Stato entro il 30 giugno di ciascun anno i risparmi che detti enti realizzano attraverso una migliore gestione, sottraendo di fatto contributi versati dagli iscritti alle prestazioni, configurandosi in tal modo la disposizione di cui all'articolo 8, comma 3, del decreto-legge n. 95 del 2012 come un'ulteriore tassazione nei confronti dei contributi versati dei professionisti penalizzando ulteriormente la previdenza delle professioni. (4-17698)