ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17626

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 685 del 13/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: GINOBLE TOMMASO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 13/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17626
presentata da
TOMMASO GINOBLE
giovedì 13 settembre 2012, seduta n.685

GINOBLE. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

la legge n. 38 del 15 marzo 2010 «Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore» tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative ed alla terapia del dolore stabilendo sia per la persona malata sia per il suo nucleo familiare un adeguato ed appropriato sostegno sanitario e socio assistenziale;

secondo quanto riferito da numerosi pazienti di Teramo e provincia, nonché da diversi organi di stampa il 6 agosto 2012, presso l'ospedale «Giuseppe Mazzini» di Teramo, sarebbe stata sospesa, senza alcun preavviso e senza fornire alcuna spiegazione, per un periodo di tre settimane, l'attività dell'ambulatorio di «terapia del dolore;

a causa di tale chiusura, anche i pazienti più gravi, in cura presso tale ambulatorio non avrebbero ricevuto alcuna indicazione su strutture alternative a cui rivolgersi in caso di necessità, ritrovandosi così, da un giorno all'altro, senza alcuna assistenza;

nella stessa data del 6 agosto 2012, l'unità operativa di oncologia medica è stata chiusa ed i pazienti degenti ricoverati presso altre unità operative dello stesso ospedale, con interruzione della continuità di cura e il determinarsi di difficoltà a somministrare protocolli di complessa applicazione in un ambiente non specialistico;

la chiusura di un servizio pubblico di questo genere è in palese contrasto con la carta dei diritti del malato e lede i diritti inviolabili dell'uomo -:

se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopraesposti e, pur nel rispetto delle competenze regionali in materia di sanità, non ritenga opportuno e doveroso assumere iniziative, anche per il tramite del commissario ad acta per il rientro dai disavanzi sanitari regionali, per ottenere informazioni dettagliati in merito a quanto accaduto, verificando in particolare se tale situazione sia causata da esigenze di razionalizzazione e contenimento della spesa, affinché venga garantito con certezza ai pazienti il diritto alle cure palliative ed alla terapia del dolore, così come stabilito dalle leggi vigenti. (4-17626)