BARANI. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
il piano di ristrutturazione organizzativa del servizio postale, presentato la scorsa primavera da Poste Italiane spa, prevede una diversa distribuzione sul territorio dei portalettere con rilevanti effetti negativi sull'occupazione e sulla regolarità del servizio, compromettendo a giudizio degli interroganti una delle funzioni proprie della società Poste e il concetto stesso del servizio universale per il quale lo Stato riconosce i relativi contributi proprio per assicurare la capillarità e la qualità del recapito postale;
per i sindacati il piano determinerà molti licenziamenti nel 2012 e fra le regioni maggiormente colpite da questa politica riorganizzativa c'è la Toscana e in particolare la provincia di Massa Carrara;
in particolare, dal sito di Uncem Toscana si può scaricare l'elenco ufficiale di razionalizzazione del servizio che Poste Italiane spa ha redatto l'11 luglio 2012 e che interessa per la Toscana 174 uffici ed in particolare la provincia di Massa Carrara (114 uffici); eccone l'estratto con il provvedimento accanto:
Massa Carrara Canevara Massa: chiusura;
Massa Carrara San Terenzo Monti Fivizzano: chiusura;
Massa Carrara Caprigliola Aulla: chiusura;
Massa Carrara Sassalbo Fivizzano: chiusura;
Massa Carrara Altagnana Massa: chiusura;
Massa Carrara Campiglione Fivizzano; chiusura;
Massa Carrara Colonnata Carrara: chiusura;
Massa Carrara Forno Massa: chiusura;
Massa Carrara Gassano Fivizzano: chiusura;
Massa Carrara Gragnana Carrara: chiusura;
Massa Carrara Serricciolo Aulla: chiusura;
Massa Carrara Chiesa di Rossano Zeri: chiusura amministrativa;
Massa Carrara Miseglia Carrara: chiusura amministrativa;
Massa Carrara Codiponte Casola in Lunigiana: chiusura;
la percentuale maggiore degli sportelli che vengono soppressi riguarda piccoli centri o aree di montagna, ovvero luoghi dove il servizio postale svolge una funzione essenziale e che comunque nel corso degli anni hanno subito una fortissima riduzione degli orari di apertura;
il piano non sembra tener conto nemmeno delle evidenti carenze e inefficienze che il Servizio di recapito già presenta nella provincia di Massa Carrara ed in particolare nella Lunigiana; così come non sembra tener conto della fragilità idrogeologica del territorio provinciale e dello stato di abbandono delle zone montane e di alcuni corsi d'acqua che causano frequenti eventi alluvionali provocando gravi danni alle attività produttive e commerciali, e rendendo ancora più difficile la già precaria situazione economica;
gli effetti negativi del processo di razionalizzazione del servizio - come detto già in atto da svariati anni - da parte della società Poste italiane spa sono ormai evidenti, in Toscana e nella provincia di Massa Carrara in intere porzioni di territorio dove la società ha provveduto, nel tempo, a chiudere o razionalizzare gli uffici postali, a ridurre gli orari di apertura degli sportelli, in particolare nelle aree geograficamente più svantaggiate come quella della Lunigiana, e infine a sospendere il servizio «porta-lettere» del sabato -:
quali siano gli orientamenti del Governo in merito alle iniziative annunciate dalla società Poste italiane in materia di riorganizzazione del servizio di recapito e se tale piano sia considerato compatibile con gli obiettivi del contratto di programma e con il principio dell'universalità del servizio in un territorio che risente di forti disagi idrogeologici ed economici;
come i Ministri interpellati intendano intervenire al fine di scongiurare che gli effetti di tale piano possano tradursi in un ulteriore aggravarsi delle tensioni occupazionali nella provincia di Massa Carrara. (4-17600)