ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17523

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 682 del 10/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: GIANNI PIPPO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Data firma: 10/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 10/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17523
presentata da
PIPPO GIANNI
lunedì 10 settembre 2012, seduta n.682

GIANNI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

il sistema impresa, in particolar modo le piccole e media imprese hanno rappresentato e rappresentano l'ossatura dell'apparato economico e della crescita nel nostro Paese;

in particolar modo la ricerca e l'innovazione sono state, per molto tempo ma certamente non ora, un vanto per il nostro sistema produttivo ed hanno generato benessere e vantaggi per tutto il Paese;

oggi anche su questo terreno, che diventa fondamentale stante la globalizzazione del sistema produttivo, si rischia di non essere più competitivi eccetto alcune eccellenze;

Assoricerca continua a denunciare una situazione paradossale che la dice lunga su come stia andando avanti la ricerca industriale, sostenendo in pratica che vi è un ritardo di ben cinque anni nell'erogazione dei finanziamenti per la ricerca (FAR - fondo agevolazione ricerca) fermi presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;

tutto ciò appare paradossale alla luce di quanto sta avvenendo nel mondo reale dove gli incredibili ritardi della parte pubblica stanno producendo la chiusura di imprese e laboratori di ricerca per mancanza di liquidità;

Assoricerca, in una lettera inviata ai Ministri competenti il 27 agosto 2012, mette l'accento su quanto apparso sul sito Sirio in merito alle domande, per il corrente anno, di finanziamento per piccole commesse di ricerca che dovranno essere trasmesse telematicamente dal 17 settembre 2012 e non più dal 21 dicembre così come prima stabilito;

tale data sarebbe stata cambiata quattro volte, con modalità che hanno reso difficile il percorso delle imprese, le quali, senza un ragionevole preavviso, hanno dovuto anticipare nel mese di agosto le intese tecnico-commerciali per la stipula dei contratti da presentare a settembre;

tali cambiamenti di date da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca appaiono all'interrogante del tutto incomprensibili in una situazione in cui, al contrario, non si fa nulla per accelerare l'erogazione dei finanziamenti che giacciono improduttivi presso lo stesso Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca dal 2008;

sul tema dei ritardi dei finanziamenti vi erano già state in passato denunce pubbliche, ma la realtà non è cambiata e anzi, come ebbe modo di rilevare in un articolo sul Sole 24 Ore, il professor Leonardo Chiariglione, si è arrivati a un gioco delle parti in cui tutti fanno finta: si finge il progetto, si finge il lavoro, si finge la dimostrazione finale, con il risultato che alla fine i soldi pubblici arriveranno, ma la materia oggetto del finanziamento sarà ormai obsoleta e superata dalla velocità attuale della tecnologia;

tale denuncia, che pare confermata da più parti, segnala un'ulteriore grave situazione che rischia di affondare definitivamente la parte sana di un sistema di piccole e medie imprese che proprio sulla ricerca ha fondato la propria esistenza -:

se non si ritenga necessario, urgente e opportuno assumere iniziative formali per concedere alle imprese interessate un ragionevole margine di tempo per quanto riguarda il finanziamento di piccole commesse di ricerca;

cosa s'intenda fare per rilanciare la ricerca produttiva nel nostro Paese e per far sì che si ponga fine in maniera definitiva a questa situazione inaccettabile per cui i già limitati finanziamenti esistenti sono lasciati improduttivi per molti anni presso il Ministero, costringendo molte piccole imprese e laboratori a fallire per mancanza di risorse. (4-17523)