ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17503

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 682 del 10/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: FOGLIARDI GIAMPAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 07/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 07/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17503
presentata da
GIAMPAOLO FOGLIARDI
lunedì 10 settembre 2012, seduta n.682

FOGLIARDI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

il 30 giugno 2012, da articoli apparsi su L'Arena e su il Corriere di Verona si è appresa la notizia della nomina di Stefano Passerini a presidente della Società «Funivia Malcesine Monte Baldo» un impianto situato nella zona nord del Lago di Garda, in provincia di Verona. La stessa notizia è poi stata ripresa in numerosi altri articoli dei giorni seguenti;

in un successivo articolo pubblicato domenica 8 luglio sul Corriere di Verona si spiega che il signor Stefano Passerini è un sovrintendente della polizia di Stato in servizio alla squadra nautica di Peschiera del Garda;

secondo quanto si legge nell'articolo, la carica di presidente della società Funivia di Malcesine presenta profili di incompatibilità con l'appartenenza alla polizia di Stato. Ed in effetti, anche senza un preventivo approfondimento del quadro normativo, ad una prima sommaria valutazione appare quantomeno inopportuno che un poliziotto rivesta un incarico di presidenza di una società con fini di lucro di rilevante importanza economica, e che per giunta opera nel medesimo contesto territoriale di competenza dell'ufficio di appartenenza del poliziotto medesimo. Tale perplessità viene poi a consolidarsi nel momento in cui si passino in rassegna le fonti normative;

l'articolo 50 del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 335 (ordinamento del personale della polizia di Stato che espleta funzioni di Polizia), prevede che i poliziotti non possano «esercitare il commercio, l'industria né alcuna professione o mestiere o assumere impieghi pubblici o privati o accettare cariche in società costituite a fine di lucro salvo i casi previsti da disposizioni speciali». Occorre poi prendere in considerazione quanto dispone l'articolo 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che si applica anche agli appartenenti alla polizia di Stato. Si prevede infatti, al comma 7, che: «I dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti, o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza ... In caso di inosservanza del divieto, salve le più gravi sanzioni e ferma restando la responsabilità disciplinare, il compenso dovuto per le prestazioni eventualmente svolte deve essere versato, a cura dell'erogante o, in difetto, dal percettore, nel conto dell'entrata del bilancio dell'amministrazione di appartenenza del dipendente per essere destinato ad incremento del fondo di produttività o di fondi equivalenti»;

se l'autorizzazione sia stata o meno richiesta, nelle forme che il successivo comma 10 esplicita, non è dato saperlo. Quel che è certo è che, qualora tale autorizzazione sia stata richiesta, si faticherebbe a comprendere quali siano state le ragioni che hanno consentito di superare l'apparentemente inderogabile preclusione posta dal combinato disposto delle menzionate norme;

nel caso in cui l'autorizzazione non fosse mai stata richiesta, allora, oltre ai profili di natura disciplinare, diverrebbe operante anche la previsione dell'obbligo di versare il compenso ricevuto nel bilancio del Ministero dell'interno;

e questo varrebbe non solo per l'incarico di presidente della funivia di Malcesine, che è stato appena assunto, ma anche per l'omologo incarico di presidente di una diversa società, e cioè la Funivia Preda Costabella, che da quel che risulta dai vari articoli pubblicati sarebbe stato ricoperto dal Sovrintendente Passerini nei mesi scorsi;

si segnala che il sovrintendente Passerini è, tra l'altro, assessore in carica del comune di Costermano (Varese), che pure insiste nel bacino del Lago di Garda, territorio nel quale il predetto opera quale appartenente alla squadra nautica della Polizia di Stato;

si deve ancora evidenziare che l'articolo 51 dell'ordinamento della polizia di Stato, il già citato decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982, prevede che dipendente interessato deve essere diffidato a cessare entro quindici giorni l'attività incompatibile, pena la decadenza dall'impiego -:

se il sovrintendente della polizia di Stato Stefano Passerini abbia chiesto l'autorizzazione ad assumere l'incarico di presidenza della funivia Prada Costabella prima, e della funivia di Malcesine poi;

nel caso in cui sia stata chiesta e concessa tale autorizzazione quali siano le valutazioni che hanno indotto a non rispettare il divieto normativo dal quale emerge come pacifica la incompatibilità;

nel caso in cui l'autorizzazione non sia stata chiesta, cosa intenda fare il Ministro dell'interno sia dal punto di vista disciplinare, sia quanto al recupero delle somme percepite dal Sovrintendente Passerini per gli incarichi di presidenza delta Funivia Preda Costabella a della Funivia di Malcesine;

sempre nel caso di omessa richiesta di autorizzazione, se sia stata attivata la procedura della diffida ai sensi dell'articolo 51 del decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982, e se siano state assunte le iniziative disciplinari nei confronti del poliziotto in questione;

se, in ogni caso, anche a prescindere dall'esercizio di attività incompatibile ed alle conseguenze che da ciò discendono, considerato che il sovrintendente Passerini, come gli articoli di stampa spiegano, è persona stabilmente inserita nei meccanismi di gestione della cosa pubblica del territorio gardesano, e che il suo ruolo di assessore del comune di Costermano lo porta ad avere un altrettanto stabile coinvolgimento politico, non si ravvisino anche gli estremi dell'incompatibilità ambientale ex articolo 55 del decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982 e non sia quindi opportuno disporre anche un trasferimento del medesimo ad altro ufficio della polizia di Stato di un diverso contesto territoriale, allo scopo di tutelare il prestigio ed il corretto funzionamento degli uffici della polizia di Stato e di garantire la regolarità e la continuità dell'azione amministrativa, essendo del tutto evidente il pericolo, se non addirittura la probabilità, di conflitti di interesse in cui potrebbe essere coinvolto il sovrintendente Passerini.(4-17503)